Quando è nato l’Archivio/Galleria delle Aziende Guzzini e quali sono state le tappe salienti della sua storia?
Alla metà  degli anni ’90, la famiglia Guzzini (a cui fanno capo le aziende Fratelli Guzzini, iGuzzini illuminazione e Teuco Guzzini) decise di investire nella salvaguardia del patrimonio culturale delle aziende.
Per questa ragione, la finanziaria di famiglia FIMAG (Finanziaria Mariano Guzzini), che controlla le aziende, avviò il progetto con l’obiettivo di consolidare attraverso i documenti i materiali una storia legata non solo alle aziende anche ad un territorio, Recanati, in cui le aziende sono nate ed in cui continuano a operare. Il primo impegno fu quello di individuare un team di consulenti scientifici per impostare il lavoro, così da evidenziare il valore storico dei materiali; al tempo stesso, si vollero ricercare le tecnologie e metodologie più efficaci ed innovative in grado di rendere disponibile il patrimonio culturale delle imprese ad un pubblico più vasto.
Un ruolo saliente ha avuto Anty Pansera, storica del design: con la sua esperienza ha permesso di elaborare una metodologia scientificamente corretta, che è stata di esempio per altri archivi di impresa. Così come un ruolo importante ha avuto la Microsoft, per elaborare una piattaforma informatica in grado di gestire un articolatissimo data base, ma soprattutto per rendere immediatamente accessibili i materiali attraverso il web. L’Archivio è stato presentato nel 1997 a Milano presso il Museo della Scienza e della Tecnica.

Che tipo di iniziative promuove?
L’Archivio è soprattutto a servizio di studiosi e studenti che vogliono approfondire i diversi aspetti della cultura d’impresa. Non esistono iniziativa promosse dall’archivio, ma direttamente dalla Fimag o dalle aziende, come, ad esempio, la realizzazione di uno spazio espositivo pubblico di proprietà  del Comune di Recanati, “La Galleria Guzzini”, destinato ad ospitare mostre temporanee dedicate alle arti visive ed al design. Nel 2005 la FIMAG insieme all’Università  di Camerino e al Comune di Recanati ha promosso la costituzione di una associazione tra le più significative aziende che operano nel territorio recanatese, denominata “Il Paesaggio dell’Eccellenza”, con l’obiettivo di costituire a Recanati un museo della cultura industriale ed artigianale del territorio.

Qual è stata la percezione dell’Archivio/Galleria sul territorio? Quale la risposta della popolazione locale alle sue iniziative?
La prima volta che nel 1997 venne esposto in pubblico a Recanati il materiale conservato nell’archivio storico delle tre imprese Guzzini abbiamo riscontrato un grandissimo interesse da parte di molti recanatesi, in particolare da quelli che direttamente o indirettamente hanno lavorato nelle aziende. Si trattava ovviamente di una adesione basata sulle emozioni dei ricordi.
Oggi l’Archivio mette a disposizione i propri materiali alle scuole, soprattutto a quelle recanatesi. Questo patrimonio è oggetto di studio e di esercitazione in particolare per gli istituti tecnici. Il materiale è di grande ausilio agli studenti dei corsi di disegno industriale sia dell’Università  di Camerino che di Ancona per l’elaborazioni delle tesi di laurea e degli esempi di progettazione.

Quale, invece, l’attenzione del pubblico verso l’Archivio/Galleria virtuale?
L’Archivio è accessibile al pubblico solo via web attraverso il proprio sito. Non si tratta, infatti, di un museo come accade in altri casi. Ovviamente il pubblico è fatto soprattutto da specialisti di storia e cultura dell’impresa. Ci auguriamo che “il museo della cultura industriale dell’area recanatese”, per la cui costituzione sta operando l’Associazione del Paesaggio dell’Eccellenza, di cui siamo parte attiva, si realizzi in breve tempo. Infatti, in questo museo una sezione specifica sarà  dedicata a un’ampia collezione di oggetti e documenti delle aziende Guzzini. In questo modo, anche un pubblico più vasto potrà avvicinarsi alla storia delle aziende che con i loro prodotti sono entrate in molte delle nostre case, tanto da divenire parte del nostro paesaggio domestico.

Quale continuità esiste tra la versione reale e quella virtuale dell’Archivio/Galleria?
Con il termine “virtuale” abbiamo inteso indicare che i più significativi documenti ed oggetti che sono conservati nell’archivio storico fisico, cioè fatto di armadi, casse, cartelle… sono accessibili anche attraverso la loro riproduzione digitale via internet. Non tutti i documenti e i materiali sono disponibili sul sito: questo per facilitarne la gestione. Ad esempio per iGuzzini illuminazione abbiamo identificato un centinaio di prodotti che possono essere considerati a vario titolo significativi della storia delle azienda. Per ciascuno abbiamo inserito tutte le informazioni e i documenti disponibili.

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