Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Il processo di globalizzazione ha provocato degli effetti di marginalizzazione di territori minori, ossia di quei territori lontani dai grandi flussi dell’economia mondiale.
Partendo da questo assunto, il professor Trigiglia giunge alla riflessione che dagli anni novanta il sistema industriale è stato pensato e deciso dai territori stessi. Un potere decisionale è stato ritrovato all’interno dell’economia di mercato.
Sinergie fra economie diverse e una circolazione più intensa e globale dei prodotti hanno accresciuto la mobilità delle imprese, favorendo lo sviluppo locale. La riduzione delle risorse trasferite dal centro comporta l’accrescimento delle responsabilità finanziarie dei governi locali e regionali. Il ruolo dei governi decentrati è più attivo e presente nelle politiche di sviluppo. Con l’accrescere dell’intervento pubblico in campo economico e sociale “si rende necessario poter disporre di interlocutori forti in periferia per gestire politiche più complesse”. La globalizzazione come opportunità dunque, in un impegno da parte dei paesi più avanzati a muoversi verso produzioni e servizi più innovativi e dei paesi meno sviluppati nella crescita dei settori più tradizionali. Il ruolo delle istituzioni è decisivo in entrambi.
Carlo Trigilia è ordinario di Sociologia economica nella Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell’Università di Firenze. Autore di interessanti saggi interpretativi sui processi di sviluppo avvenuti nel nostro Paese (Sviluppo senza autonomia, Il capitale sociale: istruzioni per l’uso, Sociologia economica).
Sviluppo locale. Un progetto per l’Italia
Carlo Trigilia
Laterza 2005 euro 10
ISBN 88-420-7642-2