Enel Contemporanea

Energia come fonte di stimoli, come slancio vitale, come spinta al rinnovamento. E’ questo il senso del progetto Enel Contemporanea, che segna l’entrata nell’universo artistico dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica. L’azienda, che aveva già dimostrato in passato la volontà di interagire con diversi ambiti culturali (arte, musica, scienza, sport, ecologia) con il progetto Energiaper, con questa nuova iniziativa non si limita più a fare da partner, ma entra in gioco in prima persona, stimolando la produzione di opere inedite, caratterizzate da un forte legame con il territorio di riferimento.
Enel Contemporanea è un progetto di arte pubblica che intende utilizzare il linguaggio dell’arte di oggi per incentivare la riflessione su un tema estremamente attuale: la produzione e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e “sostenibili”. A questo scopo, Enel commissionerà ogni anno tre opere ad altrettanti artisti di fama internazionale, invitati, non c’è bisogno di dirlo, a lavorare sul tema della luce e dell’energia. La prima edizione, curata da Francesco Bonami, è già in corso a Roma, con le installazioni di Angela Bulloch, Jeppe Hein e Patrick Tuttofuoco.
I luoghi scelti per gli interventi sono volutamente molto diversi per stile e atmosfera, e vanno a simboleggiare tre momenti storici dello sviluppo urbano della capitale: un luogo Antico (Piazza del Popolo), un luogo Moderno (il quartiere della Garbatella) e un luogo Contemporaneo (la struttura progettata da Richard Meier per l’Ara Pacis). Ma anche le opere, seppur accomunate dal filo conduttore “luminoso” a cui l’intera iniziativa fa tematicamente riferimento, sono caratterizzate da stili e linguaggi variegati.
A inaugurare Enel Contemporanea ci ha pensato l’artista inglese Angela Bulloch (11-25 maggio), che ha piazzato sopra al tetto del museo dell’Ara Pacis un pallone areostatico di 5 metri di diametro. Repeat Refrain, questo il titolo dell’opera, è stata concepita come “omaggio sacrificale” offerto sull’altare dell’antica Ara. E non si limita a fluttuare nell’aria come una grande luna artificiale, “segnalando” l’edificio anche a grande distanza. Sulla superficie del pallone, infatti, scorrono proiezioni, luci, colori, che evocano, con un effetto di forte suggestione, l’andamento delle fasi lunari. In particolare, un ciclo di diapositive raccolte dall’artista in alcuni osservatori astronomici in giro per il mondo ha messo in scena ogni sera la medesima “eclisse” (come il ritornello di una canzone, che si ripete ogni volta uguale a se stesso).
Il 5 giugno sarà la volta dell’olandese Jeppe Hein (fino al 19 giugno), noto per le sue installazioni interattive e ludiche, che utilizzano spesso elementi naturali, come l’acqua e il fuoco, per coinvolgere lo spettatore in esperienze sensoriali uniche. In Piazza Damiano Sauli, nello storico quartiere popolare della Garbatella, Hein installerà il suo Hexagonal Water Pavilion, una particolare fontana con giochi e getti d’acqua imprevedibili e muri liquidi che raggiungeranno i 2 metri di altezza. Un elemento familiare del contesto cittadino, e in particolar modo romano, come la fontana, viene qui trasformato in un congegno sociale e fortemente ludico, teso a stimolare la partecipazione e l’incontro tra i cittadini.
Chiuderà la prima edizione di Enel Contemporanea, in autunno (18 ottobre ”“ 4 novembre), l’opera dell’unico italiano invitato, il milanese Patrick Tuttofuoco, a cui spetterà il difficile compito di relazionarsi con gli spazi aulici e imponenti di Piazza del Popolo. Dalle anticipazioni, pare che si tratterà di un cantiere, metafora della costruzione del futuro. Della città , ma anche del mondo intero.

Riferimenti:
www.enel.it/at