Una strada semideserta si dirama dalla trafficata via Tiburtina. La sensazione è quella di un viale in aperta campagna. Un vecchio casolare si staglia all’orizzonte, qualche cartello di indicazione puntualizza il percorso, finché si giunge a ridosso di quell’edificio su cui compare una grande scritta: Start Incubatore di Imprese Multimediali. Si tratta di uno degli incubatori d’azienda creati dal Comune di Roma, inseriti in un più ampio progetto di riqualificazione delle periferie e di sviluppo dell’imprenditoria locale.
L’incubatore nasce in seno all’unità  organizzativa Autopromozione Sociale del XIX Dipartimento dell’Assessorato alle Politiche per le Periferie, per lo Sviluppo locale e il Lavoro, con l’obiettivo di sostenere e sviluppare situazioni marginali e di degrado socio-ambientale. Non a caso, infatti, gli incubatori attivi sul territorio romano sono collocati in zone periferiche, in cui il livello di disagio sociale può risultare elevato. Gli incubatori d’azienda sono delle strutture tematiche in cui una nuova impresa può trovare spazio, attraverso la forma dell’insediamento o dell’associazione, e ricevere supporto nella sua fase di start-up. Si tratta di strutture che promuovono inoltre la collaborazione intra-imprenditoriale, sollecitando processi di networking a livello territoriale.
Esistono differenti tipi di incubatori d’azienda, rivolti a diverse aree di interesse socio-culturale. La possibilità  di accesso è regolata da un bando permanente, attraverso cui i progetti concorrenti vengono valutati e giudicati. Una volta entrati a far parte del consorzio, la struttura offre alla neoazienda un ufficio e postazioni internet a costi contenuti, oltre che assistenza aziendale e servizi di vario genere. L’incubatore Start si rivolge, nello specifico, ad imprese che operano nell’ambito dell’audiovisivo e del multimediale. Piccole case di produzione, post-produzione e contenuti per il web, in una rete di relazioni che unisce, aggiunge, costruisce percorsi.
“L’intento”, ci spiega Pietro Campitelli, responsabile dell’incubatore Start, “è anche quello di sviluppare relazioni interne all’incubatore stesso. Ovvero dare la possibilità  alle aziende incubate di sviluppare progetti in stretto contatto tra loro”.
Per qualunque informazione è possibile consultare il sito www.autopromozionesociale.it e i relativi incubatori o fissare un appuntamento telefonico con i referenti dei progetti. Dunque un’iniziativa imprenditoriale e culturale al servizio della collettività , per intervenire in modo attivo sul territorio, per operare una ricognizione e un recupero dei tessuti periferici che circondano l’urbe.  Un tentativo, insomma, di rendere le comunità  locali partecipi del cambiamento e dello sviluppo sociale, attraverso un impegno condiviso e partecipativo.