Le risorse digitali aprono le porte a nuovi scenari anche nel mondo dei Beni Culturali. Questa l’ultima sfida del CILEA, Consorzio Interuniversitario Lombardo per l’Elaborazione Automatica fondato nel 1974, a cui aderiscono oggi dieci università e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Il CILEA cavalca l’onda portata alla ribalta anche da iniziative nazionali, come Minerva o Internet Culturale, o internazionali, come econtentplus della UE, le quali confermano il grande interesse sul tema da parte delle istituzioni che, oltre all’aspetto di conservazione adeguata del patrimonio culturale, intravedono in tali sviluppi grandi potenzialità di stimolo al turismo culturale, virtuale e reale.
Il Consorzio, abbinando la propria esperienza in settori affini a quello dei beni culturali alla propria capacità di sviluppo e integrazione di servizi applicativi nonché alla approfondita conoscenza di standard e protocolli di catalogazione, ha deciso di impegnarsi nell’ambito dei beni culturali e costruire una propria offerta nel settore: una piattaforma e-museum, adattabile in maniera modulare a musei di piccole-medie dimensioni per creare o migliorare la propria visibilità su Internet.
Il sistema è composto da diversi moduli, adottabili separatamente e in fasi distinte, in funzione delle esigenze e del livello di maturità del sistema informativo museale. I principali componenti della soluzione e-museum permettono: una gestione unificata e flessibili dei servizi forniti dal museo; il supporto per l’organizzazione e la pubblicazione dei contenuti testuali e multimediali; la raccolta, l’archiviazione e la pubblicazione della produzione bibliografica; l’inventario e la catalogazione dei reperti; un supporto alle attività didattiche ed all’organizzazione e alla gestione della proposta commerciale.
Particolare attenzione, infine, è data all’interfaccia di e-museum con altri sistemi e servizi web sia interni che esterni al museo attraverso il modulo GW (Gateway di interoperabilità ). Vista la complessità della gestione dei dati il CILEA offre anche il servizio del proprio personale per i processi di digitalizzazione.
Ma al tempo stesso, per chi vuole una gestione integrata delle risorse digitali in ambito culturale, il Consorzio sta anche progettando una piattaforma modulare, attualmente denominata GBC (Gestione Beni Culturali), che, a partire dall’ampliamento di alcuni moduli di CODEXml (Piattaforma per la gestione di documenti digitalizzati), di e-museum e di altri sistemi informativi (open archive, e-learning, digital library), fornirà una soluzione multi-oggetto e multi-standard alla gestione dell’intera catena delle risorse digitali di cui poter usufruire.
Un esempio di successo dell’adattabilità delle offerte del consorzio nel mondo dell’arte è il Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, nato nell’ambito di un Accordo di Programma tra MUR e Comune di Brescia ed avente come partner tecnologico CILEA. Il MusIL dispone di ricche collezioni di reperti e, soprattutto, di una vasta documentazione, specie novecentesca, facente capo al principale ente promotore del Museo, la Fondazione Luigi Micheletti. Oggi è possibile, visitando il suo sito www.musil.bs.it, conoscere l’evoluzione che ha avuto la struttura del Museo nella fase della sua costruzione ed avere simultaneamente a disposizione la documentazione che esso possiede, oltre a dar conto delle attività che svolge.