teatrookLa rivoluzione del teatro contemporaneo, che nella sua forma di ricerca e sperimentazione è passato dalla “recitazione” all’ “espressione”, ha trovato nell’insegnamento del maestro polacco Jerzy Grotowski una base teorica, forte del riconoscimento della centralità del lavoro sull’attore, sulla sua formazione, indirizzata a trovare in esso le ragioni e la forza dell’azione teatrale. Tanto per non dimenticare, Grotowscki era ormai un regista di culto quando fece una scelta di profonda convinzione, decidendo di abbandonare la regia, per dedicarsi unicamente alla forma laboratoriale, alla fase di preparazione degli attori. Oggi le modalità dei laboratori teatrali sono state elaborate in varie forme e si adattano alle diverse scelte artistiche di quanti li realizzano e sono generalmente finalizzati a presentare un lavoro finale, spettacolo o performance che sia. La forma di laboratorio rappresenta dunque una possibilità di lavoro approfondito sulle tecniche relative all’attore e alla messa in scena, che possono riguardare professionisti ma anche semplicemente persone interessate a scoprire il teatro, o essere indirizzata alle cosiddette “fasce di utenza disagiate” per le quali il laboratorio può rappresentare un strumento di acquisizione di consapevolezza nell’espressione di un disagio ed avere un carattere anche terapeutico o di “risocializzazione”.

L’attività dei laboratori per i non professionisti è dunque un lavoro in cui i partecipanti possono fare esperienza diretta del “fare teatro” agendo in prima persona, confrontandosi con le proprie inclinazioni e caratteristiche personali, misurandosi con un lavoro espressivo e con le dinamiche di gruppo. In questa modalità formativa, il laboratorio viene anche definito “di teatro sociale“, intendendo rimarcare la natura di una forma teatrale che si svolge “fuori dal teatro“, ossia con persone che non hanno l’obiettivo di diventare attori professionisti, ma che trovano nel teatro l’occasione per dar voce alla propria creatività , ai propri vissuti, ai propri interessi e bisogni, e che non necessariamente si troveranno a presentare il loro lavoro di fronte ad un pubblico. Con il progetto Teatro In Formazione la Provincia di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio, ha avviato un itinerario di laboratori che coinvolge diverse aree del territorio provinciale, offrendo alle comunità locali l’opportunità di incontrare il teatro nella sua forma partecipativa.

Ai Castelli Romani, dove la Provincia porta avanti una interessante sperimentazione di Distretto Culturale, è stato il Consorzio SBCR, referente per il Distretto, a far incontrare la realtà teatrale dei Castelli (che contano una notevole gamma di associazioni e compagnie) con l’Appia under che cura l’organizzazione dei laboratori, concordando la tipologia dei laboratori da svolgere e individuando le sedi. Ci si è pertanto accordati per organizzare in questa area due Master class rivolti ad attori professionisti o semiprofessionisti che si svolgeranno uno presso il Casale dei Monaci del Comune di Ciampino e l’altro presso l’istituto Superiore di Danza di Ariccia. Tutto il lavoro sarà seguito da un gruppo di “allievi attori”, cioè di giovani aspiranti professionisti che parteciperanno ai diversi momenti formativi in un percorso di tutoraggio, cureranno le riprese video delle attività e costruiranno, sulla base delle esperienza maturata, un documento audiovisivo finale, una sorta di diario di bordo che racconterà tutta l’esperienza. Il progetto vedrà la sua conclusione a febbraio 2008 al Teatro Palladium con un evento di riflessione e di presentazione del lavoro svolto, anche con la rappresentazione di alcuni brani di spettacoli preparati nel corso dei laboratori. Tale progetto testimonia dell’impegno più generale dell’Assessorato alle Politiche Culturali a promuovere la cultura teatrale attraverso iniziative decentrate, sempre più curate e capillari, come il progetto “La Provincia va in scena”: un cartellone primaverile di spettacoli di grande qualità proposti nei teatri dei Comuni della Provincia ed il progetto triennale “Promozione del teatro indipendente” che partirà a metà dicembre 2007 e che costituisce un’occasione di sviluppo e di visibilità per il lavoro delle tante compagnie di ricerca e sperimentazione che, nella loro autonomia creativa, sono oggi ai margini del sistema produttivo e distributivo del teatro tradizionale.

Nota: Articolo pubblicato in Vivavoce – Rivista d’area dei Castelli Romani