Costituita nel maggio 2003 dalla Regione Campania, la Società  Campana Beni Culturali (SCABEC), ha tra i suoi obiettivi prioritari la corretta programmazione nel settore dei beni artistici, culturali e naturali. Per poter valorizzare e promuovere in maniera efficace il territorio e la cultura, è necessario conoscere le dinamiche economiche che regolano questi ambiti. Il Rapporto sull’Economia dei Beni Culturali in Campania, realizzato da SCABEC, si presenta come un valido strumento di analisi e approfondimento, attraverso cui soddisfare tale esigenza. Articolato in cinque diverse sezioni, il volume indaga non solo la domanda e l’offerta di beni culturali, ma anche le ricadute sull’occupazione, l’utilizzo dei finanziamenti pubblici e privati, e l’impatto economico che questi hanno a livello regionale, avvalendosi del supporto di numerosi grafici e tabelle, per una lettura dei dati più agevole ed immediata.
La Campania, seppure ricca di testimonianze artistiche, culturali e paesaggistiche ”“ basti citare l’area archeologica di Pompei e la Reggia di Caserta, tra i siti più visitati -, soffre di numerose criticità , che ne impediscono il pieno sviluppo e l’effettiva fruizione, non riuscendo a cogliere le potenzialità  insite nella crescita del turismo culturale, registrata in tutti quei contesti in cui sono stati avviati processi di valorizzazione territoriale, basati sulla riqualificazione dell’offerta. La ricerca dello SCABEC, effettuata su un campione di 243 unità  tra musei, aree archeologiche, monumenti e residenza storiche, partendo dalla constatazione di come “l’incidenza degli ingressi della Campania sul totale italiano sia passata dal 23,2% del 1996 al 20,2% del 2004 con un decremento percentuale del 13,3%”, mette in evidenza l’esistenza di un divario tre le poche sinergie attuate e le molte non ancora realizzate tra beni culturali e territorio.
La Campania, unica regione ad aver completamente integrato gli Accordi di Programma Quadro (APQ) nel Programma Operativo Regionale (POR), se non altro per quanto riguarda i Grandi Attrattori Culturali, ha ottenuto nel periodo 2000-2006, finanziamenti pari a 798,9 milioni di euro. Tuttavia valutare gli impatti economici generati sia da queste fonti straordinarie, sia dall’autofinanziamento e dal finanziamento ordinario, risulta essere una operazione non semplice per la scarsità  di dati omogenei, per la mancanza di una banca dati progettuale, per la non omogeneità  dei metodi di interpretazione ed analisi utilizzati.
La parte conclusiva del Rapporto, tenta di superare queste difficoltà , offrendo una stima degli effetti economici rilevanti generati dai consumi turistici e culturali all’interno della Campania, calcolando, ad esempio, il coefficiente di attivazione degli investimenti, l’incidenza della spesa attivata dalle presenze turistiche e le ricadute prodotte dalle attività  degli enti che gestiscono beni culturali sul PIL regionale. Da tutto ciò è possibile ipotizzare che nei prossimi anni la Campania sarà  interessata da un flusso turistico pari a 5 milioni di visitatori annui, con un impatto economico di 575 milioni di euro.

Rapporto sull’economia dei beni culturali in Campania: offerta, domanda, occupazione, finanziamento, impatto economico
A cura di Ludovico Solima
Electa 2006 euro 35
ISBN 978-88-370-4663-4