libro_gender-e-mediaVerso un immaginario sostenibile
La costruzione dell’immaginario collettivo nell’epoca della società dell’informazione non può non affondare le radici nel circuito mass mediale  in cui ogni individuo è immerso. Come infatti John B. Thompson ha teorizzato, la conoscenza del mondo e l’esperienza di realtà avviene prevalentemente in forma “mediata”, attraverso, appunto, le forme di mediazione simbolica della comunicazione di massa, come l’arte, la musica, i romanzi, gli spot televisivi, ecc… La lettura di un libro o la visione di uno spot pubblicitario o di un film sono fattori che influiscono sul processo di apprendimento individuale e sulla generazione di categorie della realtà, nonché  sulla costruzione dell’identità soggettiva e sulle modalità di socializzazione.
Nel volume, a cura di Anna Lisa Tota, è analizzato un aspetto esclusivo di questo processo di conoscenza del reale, rivolto ai rapporti e le influenze che si stabiliscono tra definizione dell’identità delle persone e comunicazione di massa. In particolare si indaga – il titolo del libro Gender e media ne da già un’idea –  la determinazione di significato delle differenze, quelle che attribuiamo all’essere uomini e donne, appartenenti a una certa etnia e a un determinato genere.
Attraverso la raccolta di saggi di autori di studi sociali e cultural studies – Milly Buonanno, Saveria Capecchi, Luisa Leonini, Teun Van Dijk, Dorothy Hobson, Veronica Pravadelli, Anna Lisa Tota, Liesbet Van Zoonen, Mimi White – la curatrice del volume Anna Lisa Rota propone il concetto di immaginario sostenibile come uno status ideale a cui tendere, applicando all’immaginario sociale i concetti di inquinamento e sostenibilità.  
Le riflessioni contenute nel libro spaziano da esempi di stravolgimento di percezione del genere femminile – con l’ingresso delle donne nelle fiction poliziesche, per esempio -, alla ricerca di senso dello stravolgimento del genere pubblicitario e dei movimenti culture jamming. Da segnalare il conio di una nuova espressione  – la “cittadinanza mediale” – definizione mutuata dalla rielaborazione del concetto di “cittadinanza elettronica” di Stefano Rodotà – che sottolinea l’importanza della comunicazione nel processo di determinazione identitario.

Leggi un estratto del libro.

Gender e media
Verso un immaginario sostenibile
a cura di Anna Lisa Tota
Meltemi 2008  euro 23
ISBN  978-88-8353-607-6
www.meltemieditore.it