frammenti-300x280Chi non è mai stato a Frammenti? Chi non ha trascorso una serata degli ultimi stralci dell’estate nel parco di Villa Sciarra, distogliendo la mente dal pensiero dell’imminente rientro a scuola o al lavoro?
Infatti Frammenti dal lontano 2001 ha sempre rappresentato l’appuntamento estivo conclusivo della programmazione culturale della provincia di Roma.
È partito nel 2001 come una scommessa da parte degli organizzatori: creare uno spazio libero e aperto alle diverse forme di espressione di artisti di ogni sorta, che erano in cerca di occasioni per confrontarsi con un pubblico e conoscersi tra loro.
Così con pochi mezzi e un piccolo palcoscenico si è costituita una prima vetrina dell’attività artistica dei castelli romani, acerba ma destinata ad una ricca fioritura.
Dal 2002 la manifestazione si è ampliata con entusiasmo e curiosità in ogni parte del parco. Dopo i concerti, i piccoli spettacoli teatrali e i seminari, sono nati il settore cinema con rassegne di film e corti d’autore e proiezioni di corti di neo-registi, l’area di animazione per i bambini e lo spazio creativo per bambini e adulti, la liuteria, l’esposizione di arti visive che ha dato nuove valenze e nuove suggestioni agli scenari consueti del parco.
Dal 2003 si è cercato di ideare un allestimento che desse in ogni edizione un aspetto nuovo e diverso al parco; ogni settore è cresciuto perché ha cercato collaborazioni con tutte le associazioni del territorio, ma anche con realtà esterne al circuito dei Castelli. È nata l’idea del “Forum”, perché Villa Sciarra diventasse anche uno spazio di discussione e confronto verbale su temi importanti, nonché occasione per la presentazione al pubblico di progetti di rilevanza sociale e culturale.
A partire dal 2004 Frammenti ha iniziato a crescere, a confrontarsi con nomi e volti più noti, con esperienze più consolidate. E nello stesso programma gli artisti in erba si sono trovati fianco a fianco con artisti affermati e conosciuti, accolti con sorpresa e gioia dal pubblico, come Max Gazzè, la Bandabardò, Daniele Sepe, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Rita Marcotulli, Antonello Salis. È nato il giardino letterario dedicato alla piccola e media editoria, una piccola libreria all’aperto ogni anno in crescita, animata da incontri con gli autori. Il settore delle Arti Visive ha delineato una linea di ricerca per far sì che le opere prodotte dagli artisti fossero ideate specificamente per il contesto del parco, e interagissero con le sue caratteristiche.
E da qui ognuna di queste idee è stata arricchita e aggiornata, in relazione alle tematiche che ogni anno erano ritenute più attuali e stimolanti dagli organizzatori. Alcuni temi sono stati figli o padri di una sola edizione, altri invece hanno generato delle prassi, come il tema della sostenibilità alla base dell’edizione del 2007, che è stato un principio ispiratore della realizzazione del festival.
E così arriviamo al 2008, e Frammenti cambia ancora. Sarà “Frammenti 2008…Aspettando i Tartari”: una riflessione, ispirata dal capolavoro di Dino Buzzati, su come ogni cultura tende a difendere se stessa, senza entrare veramente in relazione con l’altro, il diverso, il “tartaro”, perché spesso la diversità è necessaria per definire la propria identità. Non si deve dimenticare oggi come ogni cultura è il risultato di attese, incontri, contaminazioni e fusioni, e quanto è rischioso chiudersi in una roccaforte che difende da una presunta minaccia, che non può essere definita tale finché non si conosce.
Così anche Frammenti è uscito, nella prima fase, dalla sua tradizionale roccaforte, si è aperto anche alle vie e alle piazze di Frascati, e proporrà molte novità: una mostra fotografica itinerante, proiezioni, teatro di strada, performance, letture, workshop e molto altro.
Quest’anno Frammenti si è messo in discussione confrontandosi con nuovi spazi, nuovi ritmi, e nuovi eventuali tipi di pubblico. Infatti il cuore della città è stato teatro dell’inaugurazione di Frammenti, che dopo aver invaso Frascati, ha fatto ritorno a Villa Sciarra, per poi concludersi con i festival Cortintesta Film Festival e FrammentiTeatro, rispettivamente alle Scuderie Aldobrandini e allo Spazio Zip.

Nota: Questo articolo è stato pubblicato su Vivavoce – Rivista dell’area dei Castelli Romani