Il vernissage di questo museo dedicato alla sound art c’è stato il 14 settembre con accesso libero e gratuito a tutti, da qualunque parte del mondo. Bastava una connessione ad internet e conoscere l’indirizzo esatto: www.soundmuseum.fm.
Probabilmente soundmuseum.fm è realmente il primo museo virtuale che riesce ad assolvere alle sue funzioni, facendo conoscere l’opera d’arte senza privare lo spettatore-ascoltatore dell’aura che Walter Benjamin proclamava persa con la riproducibilità tecnica dell’opera d’arte. In questo caso l’opera è sonora e il supporto che la veicola è pertinente se non il più consono nella società dell’informazione.
Il progetto è nato dall’idea di due professioniste olandesi: Nathalie Bruys, musicista e artista visiva, e Katja van Stiphout, graphic designer, e supportato dalle attività di uno staff editoriale.
L’intento delle due era quello di creare un luogo dove il pubblico possa “ascoltare opere sonore assolutamente uniche in uno spazio virtuale tranquillo, libero da rumori e interruzioni. Un luogo accessibili a tutti da qualsiasi parte del mondo, dove la gente possa ascoltare lavori originali e dove il suono possa emergere al di sopra dell’ambiente visivo che lo circonda”. Il sito museo è esattamente questo. Lo spazio museale si suddivide in una galleria, in un deposito e in una sala d’ascolto.
Ogni mese una exposition sonora – la prima è di  Liz Allbee – ‘String Of Artifacts’- che il mese successivo verrà sostituita da un nuovo allestimento e “archiviata” in deposito (Depot). Quest’ultimo è un paradiso per gli esperti del settore artistico e una scoperta “guidata” per i non addetti ai lavori. Si possono ascoltare tutte le Track in deposito – senza dover farne richiesta -, che sono suddivise in sezioni: genere musicale, Paese di provenienza dell’artista, Tag e Label.
Interazione garantita con la possibilità di creare una playlist; alcune sono già presenti on line. Unico ostacolo fisico alla fruizione dei servizi “museali” è l’accesso al Cafè, nel quale si può interagire con gli altri visitatori. Solo dopo la registrazione.