I luoghi del cuore

“I luoghi del cuore” è il nome dell’iniziativa promossa dal FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa San Paolo, volta a censire i luoghi più amati in Italia tra gli innumerevoli beni storici, artistici, architettonici e paesaggistici del nostro patrimonio, con l’intento di preservarli e di garantirne la sopravvivenza nel futuro. Particolarità di questo censimento, nato nel 2003 e giunto quest’anno alla sua quarta edizione, è il coinvolgimento attivo e partecipativo dei cittadini, in quanto la classifica dei monumenti e dei paesaggi da salvare e valorizzare viene stilata ogni anno sulla base delle preferenze espresse dai singoli individui.
Chiamati a segnalare le brutture che deturpano e compromettono l’equilibrio e l’originaria bellezza di un luogo amato, gli italiani hanno dimostrato un’elevata sensibilità nei confronti delle tematiche sottese all’Edizione 2008 de “I luoghi del cuore”, facendo registrare più di 110mila segnalazioni. Un popolo che ha sviluppato un interesse ed un’attenzione crescenti per lo stato di salute del proprio patrimonio, sollecitando una presa di posizione da parte delle autorità competenti al fine di intraprendere azioni concrete per la salvaguardia di un bene comune. Tra i cittadini che hanno dato voce alle proprie urgenze, il 51,1% sono donne con un’età media di 41 anni; tra le regioni in cui si è registrata una maggiore affluenza spiccano la Lombardia, il Lazio, il Piemonte e la Sicilia; e tra le filiali di Intesa San Paolo presso le quali era possibile votare, la più attiva è risultata essere quella di Bari in piazza Luigi di Savoia.
Una classifica che vede al primo posto, con 7.052 voti, il Castello della Colombia di Trapani, minacciato da un eccesso di burocrazia che, impedendo il passaggio di proprietà del forte, di fatto blocca lo sviluppo dei lavori di recupero ed accentua le condizioni di degrado in cui versa la struttura. Seguono la Libreria Bocca di Milano, storica presenza della Galleria Vittorio Emanuele, che rischia la chiusura a causa di un canone d’affitto troppo alto; il Monte Gennaro a Palombara Sabina in provincia di Roma, deturpato dalla presenza di antenne a dai resti di una struttura alberghiera ormai in disuso; le carceri storiche di Trento, prossime alla demolizione, l’area in dismissione di Vitinia nel comune di Roma, polmone verde destinato a cedere il posto ad una colata di cemento, e Villa Sanna a Sassari, completamente abbandonata, solo per citare le prime sei posizioni.
Il FAI, consapevole dell’urgenza degli interventi necessari per porre rimedio alle situazioni di profondo deterioramento denunciate attraverso l’ultimo censimento, ha reso nota la sua volontà di farsi portavoce delle segnalazioni degli italiani, comunicando che attraverso l’azione capillare delle sue cento delegazioni provinciali, “solleciterà le autorità preposte affinché tengano in considerazione ciò che ferisce il cuore dei cittadini, e sensibilizzerà Sindaci, Soprintendenze, Presidenti di Regioni”.
Nei prossimi mesi, il FAI procederà, quindi, ad un monitoraggio delle realtà segnalate dal censimento, in modo da poter intervenire concretamente per il salvataggio dei luoghi più segnalati.