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Intervista a Maria Cordioli – Assessore alla Cultura, Pari opportunità e Scuola di Villafranca
Da diversi mesi i giornali locali hanno dato ampio spazio al progetto varato dal comune di Villafranca, che prevede un’ambiziosa operazione per valorizzare i monumenti in vista dell’anniversario dei 150 anni dall’armistizio che pose fine alla seconda guerra d’indipendenza. Ci può delineare le iniziative in programma per il 2009 e che obiettivi si propongono di realizzare?
L’iniziativa di utilizzare il Castello Scaligero simbolo di Villafranca come punto di riferimento delle manifestazioni a carattere culturale deriva da una delibera dell’ultimo consiglio comunale, che ha votato a favore di un regolamento per un utilizzo più ampio dell’edificio storico, oggi quasi sempre chiuso al pubblico, orientato verso una valorizzazione a 360 gradi. Tale progetto di valorizzazione si suddivide in tre segmenti, ovvero un utilizzo per terzi, uno per le visite turistiche e l’altro per celebrazioni e matrimoni civili. Tra le strutture che storicamente hanno avuto un’importanza fondamentale si ricorda la sala del trattato della pace del Palazzo Bottagisio, adiacente al castello, ovvero il palazzo Gandini Morelli Bugna, in via della Pace, luogo in cui fu stipulato l’armistizio del 1859 da Francesco Giuseppe Imperatore d’Austria e Napoleone III Imperatore di Francia: tale edificio verrà presto incluso all’interno del progetto di valorizzazione turistica applicando allo stesso le nuove tariffe deliberate in sede di giunta comunale, in modo da consentirne la visita assieme a quella del castello stesso. I matrimoni civili invece utilizzeranno l’ex cantoria della chiesetta del Cristo al castello, dove attualmente ha sede il museo del risorgimento; quest’ultimo, invece, verrà spostato all’interno del palazzo Bottagisio, dov’è tradizionalmente la sua originaria vocazione. L’esposizione dei cimeli risorgimentali sarà aperta al pubblico il sabato, la domenica e i festivi in orario pomeridiano. In altre occasioni sarà visitabile su prenotazione da parte di gruppi organizzati e scolaresche. Aperture straordinarie saranno previste pure per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’armistizio.
Il programma d’iniziative per celebrare l’anniversario dall’armistizio prevede un concerto inaugurale all’interno del Castello Scaligero (Nabucco-11 luglio) rievocando la data ufficiale in cui i due imperatori hanno chiuso il conflitto, a cui si attende una partecipazione di circa 2000 persone, essendo questo un momento molto atteso dalla cittadinanza (il corso centrale verrà chiuso per consentire la massima affluenza). A seguire, il giorno successivo, verrà realizzato un suggestivo spettacolo militare, arricchito di altri eventi collaterali a forte rievocazione storica.
L’obiettivo primario è quello di fare del castello di Villafranca un punto di riferimento fondamentale per le attività culturali che ruotano attorno alla città stessa e perché no anche alla provincia limitrofa.
Il castello di Villafranca richiama molti visitatori, soprattutto dalle zone limitrofe, poiché al suo interno vengono promosse manifestazioni quali la Sagra dei Santi Pietro e Paolo, la Giornata dell’Arte Studentesca, cinema all’aperto, concerti promossi dalla provincia di Verona e la manifestazione chiamata “Farsatirando”, con spettacoli teatrali. Che valore aggiunto portano i progetti per l’anno in corso e che ricadute si attendono per il Comune stesso che le promuove?
Le manifestazioni rimangono il caposaldo dell’attività centrale di valorizzazione culturale e artistica che fino ad ora si è svolta; il valore aggiunto risiede nell’apertura anche a tipologie di attività, come quelle che ho citato precedentemente, che sappiano sfruttare appieno le potenzialità del castello e che finora non hanno mai avuto un’attenzione particolare da parte dell’amministrazione comunale, proprio perché l’intento è quello di utilizzare anche altri spazi adiacenti che allarghino l’offerta turistica. L’amministrazione ha pure intenzione di aprire ai banchetti nuziali i giardini e le pertinenze di Palazzo Bottagisio: anche in questo caso sarà la giunta a stabilire modalità e canoni di affitto degli spazi.
Parliamo di attori coinvolti nel processo di valorizzazione turistica del Castello. Quali sono gli attori privati che avete contattato o che contatterete e in che termini avete stabilito la partnership? Per quanto concerne la parte pubblica, quali assessorati sono direttamente coinvolti nelle azioni programmate per il 2009?
Il gruppo di lavoro è composto principalmente da tre assessorati (cultura, attività produttive, sport), che coordinano le attività; l’intera amministrazione comunale è coinvolta, direttamente o indirettamente, nella realizzazione del programma (es. assessorato alle politiche sociali, assessorato alle politiche giovanili, sociale ecc.), realizzando ognuno le proprie attività specifiche che hanno una ricaduta di valorizzazione territoriale. Rispetto a prima più uffici si occuperanno di raccogliere le richieste di utilizzo del castello. Per manifestazioni varie all’interno delle mura di cinta gli organizzatori dovranno rivolgersi all’ufficio sport del comune. Delle visite turistiche, compreso l’ingresso alla torre, si occuperà invece il settore cultura, con la consulenza del comitato del museo. Lo sportello dello stato civile, infine, sarà destinato alla raccolta dei moduli per i matrimoni civili dell’ex cantoria. Anche la realtà associativa a Villafranca è molto operativa e partecipa attivamente in fase di supporto all’organizzazione delle manifestazioni a forte rievocazione storica (30 delle quali per il solo settore culturale): punto di forza del progetto, esse danno un input al tipo di manifestazione che vorrebbero attivare nonché un supporto operativo in fase di realizzazione. Nell’operazione di riscoperta dei monumenti cittadini l’amministrazione intende coinvolgere le strutture alberghiere della città e del Villfranchese. Tra le iniziative particolarmente suggestive proposte in vista dell’anniversario, l’associazione dei ristoratori ha programmato vari incontri, tra i quali segnalo la cena del risorgimento; anche le attività produttive della città vengono coinvolte nelle iniziative, cercando di garantirsi, oltre al sostegno concreto per l’iniziativa, anche un buon ritorno d’immagine. Posso quindi affermare che finora c’è stata una buona risposta nonostante il momento di crisi, che ha visto una significativa partecipazione anche da parte del tessuto economico privato: è proprio a questi ultimi che si vuole allargare l’utilizzo del castello, con la possibilità di fare entrare manifestazioni di carattere culturale e commerciale all’interno dell’edificio storico: compito delicato della giunta è di valutare le singole proposte nell’ottica di evitare un utilizzo indiscriminato dello stesso.
Sul piano gestionale, quale ritorno economico è atteso per l’operazione progettata per il 2009? E quanti turisti sarà in grado di attirare il progetto di valorizzazione del Castello Scaligero? Che tipologia di visitatori abitualmente inserisce il tour nel villafranchese (nazionalità, età, etc.)?
Più che parlare di ritorno economico, quando si fa cultura l’auspicio maggiore è quello di riscontrare una partecipazione attiva della gente: non sempre è facile, ma se le proposte sono accattivanti e di un certo livello è possibile centrare il bersaglio più facilmente.
Dal punto di vista della tipologia dei visitatori, il museo del risorgimento è quello che attira maggiormente le visite didattiche, anche se negli ultimi anni il castello è stato parzialmente sfruttato in questo senso; si stanno avviando delle collaborazioni con la provincia per utilizzare maggiormente gli spazi a disposizione. Altro target è quello del turismo in senso stretto, grazie anche alla posizione geografica molto privilegiata di Villafranca: l’obiettivo è quello di inserirsi in percorsi già esistenti che possono dirottare i turisti di Verona anche verso la nostra città, nonché di incentivare la presenza dei visitatori cercando di coinvolgere le strutture alberghiere presenti nel nostro territorio, attraverso uno scambio reciproco con l’ufficio turistico della città scaligera.
Punto forte di quest’anno è il calendario di eventi in occasione dell’anniversario, con un fitto programma di manifestazioni che va dal 3 al 13 luglio: la maratona toccherà varie tappe anche nella provincia, che rievocheranno gli stessi luoghi che hanno fatto da teatro alla seconda guerra d’indipendenza.
Nell’operazione di riscoperta dei monumenti cittadini l’amministrazione comunale intende sviluppare forme collaborative anche con gli enti territoriali, come Provincia e comuni limitrofi, soprattutto per quanto concerne la campagna promozionale. Che rapporto esiste con questi attori pubblici e in che termini esiste la collaborazione? Che target cercherete di raggiungere attraverso i messaggi promozionali?
Non abbiamo utilizzato una rete ad hoc per la campagna promozionale, ma abbiamo cercato di coinvolgere tutte le istituzioni locali, dai comuni limitrofi al comprensorio villafranchese alla stessa provincia, utilizzando mezzi perlopiù tradizionali, quali la predisposizione di un sito internet e annunci nei quotidiani locali, in contatto diretto con l’ufficio cultura del comune, cercando di utilizzare il loro canale distributivo capillare sul territorio.
Il target è molto variegato e si cerca di coinvolgere quante più persone possibile al ciclo di eventi; per le scuole si utilizza un canale specifico, cercando di innescare collaborazioni con la provincia e i vari centri didattici della provincia.
Quali sono state le maggiori criticità riscontrate? Come le avete superate? Quali sono i prossimi obiettivi da realizzare?
L’attività di pianificazione delle attività non ha riscontrato grossi ostacoli, soprattutto perché siamo in una fase “conoscitiva” del tessuto sociale che anima la città di Villafranca, cercando di trarne fruttuosi vantaggi in termini di buoni rapporti e collaborazioni nel medio- lungo termine o di migliorare sempre più quelle esistenti. Ciò deriva anche da un clima favorevole alla cooperazione e particolarmente attivo e dalla compresenza di buoni legami con attori quali enti, provincia, regione e le varie associazioni. L’unico tasto dolente resta la comunicazione, che andrà progressivamente migliorata. In questo periodo stiamo lavorando alla realizzazione di un ciclo di conferenze organizzate in collaborazione con il comitato della biblioteca comunale avente come tematica la rievocazione dell’anniversario. Per le manifestazioni all’interno del castello, contenitore ideale per manifestazioni all’aperto, si dovrà attendere il 5 aprile, giorno in cui avrà luogo la Maratonina del Tamburino Sardo.
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