Intervista all’Ing. Andrea Paoloni – responsabile di progetto della Fondazione Ugo Bordoni

futurtalDonna, esperta di Futurismo, sempre disponibile a rispondere alle domande degli interessati e capace di presenziare in ben sette posti contemporaneamente: Lucia è l’avatar tridimensionale che, dall’interno di sette postazioni (totem) multimediali, sarà in grado di rispondere vocalmente alle nostre domande sulla corrente artistica madre delle più grandi forme espressive del Novecento.
Nell’anno del centenario del Manifesto del Futurismo, il prof. Giordano Bruno Guerri, giornalista, scrittore e storico italiano, e l’ing. Andrea Paoloni, responsabile di progetto presso la Fondazione Ugo Bordoni, portano a termine uno degli obiettivi cui questo movimento tendeva: il colloquio tra l’uomo e la macchina. Grazie ad un sistema di interrogazione vocale, un ipertesto, e sette totem multimediali, posizionati in altrettanti luoghi pubblici della capitale, nasce FuturTal, il primo sistema informativo sul Movimento futurista realizzato con tecnologie di Trattamento Automatico della Lingua (TAL).

Com’è nato il progetto di FuturTal?
L’idea è nata dal prof. Giordano Bruno Guerri che, in veste di consulente e amico dell’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, è stato invitato a collaborare al progetto per la commemorazione del centenario del Manifesto del Futurismo.
Il prof. Guerri mi ha contattato per ragionare sulla possibilità di dare vita ad un progetto che sfruttasse le tecnologie di Trattamento Automatico del Linguaggio (TAL) basando l’ipotesi di lavoro sull’interesse e la curiosità che i Futuristi avrebbero certamente dimostrato nei confronti di una tecnologia di questo tipo. Il risultato è stato FuturTAL: un sistema informativo che utilizza un linguaggio naturale, la voce.
FuturTal è fruibile da chiunque presso sette luoghi pubblici della capitale: Palazzo Ruspoli Via del Corso, 418; Museo di Roma Piazza San Pantaleo, 10; Ara Pacis Lungotevere in Augusta; Casa delle Letterature Piazza dell’Orologio, 3; Musei Capitolini Piazza del Campidoglio, 1; Teatro dell’Opera Piazza Beniamino Gigli, 7; Auditorium Parco della Musica Viale Pietro de Coubertin, 30.

Quali sono stati i principali attori in termini di realizzazione e finanziamento?
La Fondazione Ugo Bordoni, sotto la mia guida, ha riunito e coordinato il gruppo di lavoro di FuturTal formato da: Eulogos, azienda di servizi a base linguistico-semantica che ha organizzato i contenuti, redatti da Guerri e dalla sua equipe, in un ipertesto; Madiavoice, azienda che ha implementato il riconoscitore vocale prodotto dalla ditta Loquendo; il Centro Nazionale Ricerche (CNR) di Padova, creatore dell’avatar ideato da Piero Cosi; e Zetalog Multimedia, la new media agency che ha fornito le postazioni multimediali (potenti computer incassati in chassis d’acciaio).
I partecipanti al progetto non hanno percepito alcun finanziamento: Zètema, società al 100% partecipata dal Comune di Roma, ha provveduto a rimborsare le aziende delle sole spese vive. Questo accordo è stato possibile grazie alla consapevolezza dei contraenti che FuturTal avrebbe donato grande visibilità alle nuove tecnologie.
Il ruolo di membro fondatore del Forum nazionale sul Trattamento Automatico della Lingua (Forum TAL), istituito nel 2002 per iniziativa del Ministero delle Comunicazioni con lo scopo di coordinare le attività di ricerca e sperimentazione del TAL, ha permesso alla Fondazione Ugo Bordoni di acquisire grande esperienza nel campo dello sviluppo di tecnologie rivolte alla valorizzazione della lingua italiana; tale esperienza ha fortemente contribuito alla riuscita del progetto FuturTal.

Come funziona FuturTal?
L’elemento imprescindibile è la voce: il software funziona secondo un riconoscimento di parlato.
Il progetto poteva essere sviluppo in diversi modi, ma si è scelto di utilizzare quanto più possibile il TAL; per esempio, il percorso ipertestuale, prodotto da Eulogos, poteva essere evitato avvalendosi di un’indicizzazione manuale dei contenuti. Il sistema automatico è stato preferito per evidenziare l’utilizzo di tutte le tecnologie relative al Trattamento Automatico del Linguaggio, comprese quelle che servono a trasformare un testo, in un ipertesto; la versione ipertestuale di un documento permette, cliccando su una determinata parola, di individuare tutti i passaggi, le note e le immagini in cui questa compare all’interno del documento stesso; in FuturTal accade lo stesso, ma sotto il profilo vocale: quando si pronuncia il nome di un artista ne compaiono la biografia, le opere, etc.
Nella fase progettuale era stato suggerito di utilizzare anche il touch screen, ma, al fine di evidenziare la tecnologia del TAL, questa soluzione ibrida è stata scartata; la navigazione è solo vocale, ma può avvenire secondo due modalità: la prima consiste nel selezionare vocalmente le opzioni del Menù fino al raggiungimento del documento oggetto d’interesse. Questo metodo è alquanto innaturale per la voce, ma utile per un maggior controllo sul percorso che si è intrapreso all’interno di FuturTal. La seconda è più naturale: attraverso frasi molto semplici (i.e. “Voglio ascoltare la Biografia di Marinetti”) l’utente può accedere direttamente al documento desiderato.
In fase progettuale sapevamo che, utilizzando esclusivamente la voce, si sarebbe incorsi in qualche imprecisione: può capitare, infatti, che l’utente interessato ad ascoltare una poesia di Marinetti, senta una poesia della moglie di questi, Benedetta Martinetti, perchè Marinetti era cognome di entrambi; oppure può accadere che per un errore del sistema un utente intenzionato ad ascoltare una musica di Balla si trovi davanti un suo dipinto. Trattandosi del sistema di presentazione di un movimento artistico, si è scelto di tollerare un certo tasso di errore piuttosto che far ripetere la frase.

FuturTal è stato ideato per un target specifico o per un pubblico generico?
Il target di riferimento è stato il più possibile generico: tutti sarebbero dovuti essere in grado di usufruire del sistema indipendentemente da altezza, età o sesso.
Agevolare la fruizione di FuturTal è compito del vero interlocutore degli utenti: Lucia, l’avatar tridimensionale realizzato dal CNR di Padova, a cui dà voce il sistema di sintesi vocale prodotto da Loquendo. Il volto di Lucia riproduce fedelmente la naturale mimica facciale umana ed un utente con problemi di deficit uditivo potrebbe tranquillamente aiutarsi con il movimento della bocca per comprendere quanto pronunciato.
In Italia possiamo ritrovare l’utilizzo di Tecnologie simili nel settore culturale?
Personalmente non ho una conoscenza assoluta della cosa, ma ritengo immodestamente che sia il primo in Italia.
FuturTal è stato creato ex-novo. Ci si è basati solo sull’esperienza e sullo studio di sistemi che presentassero caratteristiche tecniche simili (centralini vocali e call centers automatici), dopo di che si è deciso di inserire un Avatar per dare un maggior senso di concretezza agli utenti.

Qual è il destino di FuturTal? E’stato previsto un sistema di monitoraggio sul progetto per migliorarlo?
Le uniche informazioni raccolte provengono dal personale di custodia presente vicino alle postazioni di Futurtal, poiché non siamo attrezzati per sostenere una reale attività di monitoraggio.
Si è pensato, in ogni caso, di riproporre il progetto a Brescia ed in altre città italiane, sempre in occasione di manifestazioni legate alla celebrazione del Manifesto del Futurismo.
In seguito, si cercherà di capire se il Comune di Roma è interessato a nuove sperimentazioni.

Come può essere utile al settore culturale questo tipo di tecnologia?
Questa tecnologia potrebbe essere impiegata per altri eventi o in alcuni musei: la possibilità di consultare totem simili a quelli di FuturTal all’ingresso di una struttura museale, permetterebbe agli utenti di carpire informazioni sul contenuto del museo in modo rapido ed efficace, e di costruire un percorso di visita adeguato alle proprie esigenze.  In secondo luogo, un sistema informativo di questo tipo, eviterebbe di impiegare personale museale non adeguatamente preparato, poiché i contenuti sarebbero selezionati da veri esperti sull’argomento. Infine, una volta implementato e sufficientemente automatizzato il sistema avrebbe dei costi limitati.

Per approfondire:
Brochure di FuturTal
Fondazione Ugo Bordoni