youth-pressProfilo tipo di un “giovane” giornalista italiano? Almeno over 30, più facile se “figlio d’arte”. Una realtà provinciale, tutt’altro che uniforme alla media europea, dove l’accesso alla professione avviene in età “giovane” (almeno al di sotto dei 30 anni), e le prime esperienze si svolgono di solito già al momento di frequentare le scuole superiori, per poi proseguire a livello professionale. Parola di Youth Press Italia, associazione di giovani giornalisti e media makers italiani (14-30 anni), primo partner e membro osservatore italiano di European Youth Press (www.youthpress.org), nata qualche mese fa con l’obiettivo di promuovere la formazione al giornalismo, e la nascita, la collaborazione e la crescita del giornalismo e dei media giovanili in Italia, e in particolare di sostenere la partecipazione e l’integrazione dei giovani nel panorama mediatico nazionale ed europeo.
Youth Press Italia è nata nel 2008 dall’incontro di un gruppo di ragazzi italiani con l’associazione European Youth Press nel corso dell’annuale European Youth Media Days. Proprio nei giorni scorsi, al Festival del giornalismo di Perugia, è stata presentata ufficialmente alla stampa (è il caso di dirlo) e al pubblico nel corso di un incontro sul giornalismo europeo.
Il sito web, on line da poco e per questo ancora poco nutrito a livello di contenuto, è la porta di accesso all’associazione e alla sua attività.  Qualunque giovane giornalista può farsi avanti ed entrare a far parte di questo network italiano con due piedi in Europa, per cogliere le numerose opportunità offerte. Oltre alla segnalazione di occasioni di stage, proposte formative o di premi che l’Associazione seleziona e lancia ai suoi iscritti  – sempre europee o riferite al contesto del bacino del mediterraneo – si può leggere di incontri dedicati ai temi dell’informazione e del giornalismo.
Per aggiungersi ai circa 50mila giovani giornalisti di 18 nazioni europee del network European Youth Press, basta leggere lo Statuto e inviare una mail al consiglio direttivo.