Fiera Internazionale del Libro

“I libri parlano sempre di altri libri e ogni storia racconta una storia già raccontata”. Se “lo sapeva Omero, lo sapeva Ariosto, per non dire di Rabelais o di Cervantes”, a maggior ragione ne saranno consapevoli gli organizzatori della Fiera Internazionale del Libro che, da ventidue anni, fanno di Torino la più grande libreria d’Italia e dell’area culturale del Mediterraneo.
Giunta alla sua 22esima edizione, la Fiera rinnova quest’anno il suo consueto appuntamento primaverile presso il Lingotto, ospitando oltre mille convegni, numerosi appuntamenti, dibattiti, spettacoli e più di 2mila relatori, nei cinque giorni che vanno dal 14 al 18 maggio 2009.
Incentrata sul rapporto “Io, gli altri”, la Fiera 2009 pone al centro del dibattito la complessa natura umana, che illudendosi di poter bastare a se stessa, ha sviluppato nel corso del tempo un individualismo progressivamente più accentuato, molto spesso alla base dei numerosi conflitti odierni. La paura del diverso altro non è che la trasposizione di un senso di insicurezza generato da ciò che è al di là da noi, che tendiamo a respingere o a piegare al nostro modo di essere, quando non siamo in possesso degli strumenti adeguati per affrontare il confronto. La Fiera, indagando l’Io nelle sue molteplici sfaccettature, si apre con un omaggio alle neuroscienze, che attraverso la voce di due autorevoli studiosi, Edoardo Boncinelli e Giacomo Rizzolatti, mostrano come il cervello sia biologicamente predisposto al rapporto con gli altri e come non possa esistere un Io senza un Noi.
Un diaologo plurale che la Fiera sviluppa invitando ogni anno un diverso Paese, che ha la possibilità di presentare autori ed editori, mostre, spettacoli ed artisti reppresentativi della propria cultura. Paese ospite dell’edizione 2009 è l’Egitto, che a causa della sua difficile situazione politica ha destato fin da subito un nuvolo di polemiche da parte dell’Ism – International Solidarity Movement – e del Forum Palestina, che accusano l’Egitto di non essere un paese democratico e di stringere l’assedio intorno alla Striscia di Gaza, proprio come fa Israele. Accuse a cui ha prontamente risposto l’ambasciatore egiziano a Roma, Ashraf Rashed, dichiarando che “invitare l’Egitto come ospite d’onore della XXII edizione della Fiera Internazionale del Libro di Torino rappresenta una importante occasione per mostrare i progressi compiuti dal nostro Paese nel campo culturale e non solo”, in quanto “gli egiziani hanno fatto moltissimo per sostenere la causa palestinese”, entrando più volte in guerra per loro e battendosi affinché il processo di pace in Medio Oriente possa avere esiti positivi. “Torino costituisce, quindi, una grande opportunità non soltanto per la cultura egiziana, ma anche per quella palestinese e di tutto il mondo arabo”, in generale.
Un appuntamento, quello torinese, a cui l’anno scorso hanno partecipato 300.000 visitatori, 1.400 espositori, 12.500 insegnanti, 13.089 tra editori, librai, bibliotecari, agenti, illustratori, traduttori, e che ha deciso quest’anno di misurare il proprio impatto sul territorio, commissionando alla Fondazione Fitzcarraldo, una ricerca sulla dimensione economica della Fiera. L’indagine punta ad indagare qual è l’identikit del pubblico; quali sono i costi sostenuti da espositori, visitatori e ospiti che producono flussi economici diretti e indiretti sul territorio; quali sono le spese per pernottamento, trasporti, ristorazione, shopping, tempo libero che si traducono in consumi, e quindi in ricadute aggiuntive sul sistema economico locale, regionale, nazionale; e quale capacità attrattiva ha la Fiera rispetto alla dimensione geografica in cui opera. L’indagine, condotta anche in Fiera attraverso una squadra di ricercatori che interrogheranno il pubblico, gli editori e gli ospiti del Lingotto con l’ausilio di questionari e supporti elettronici, presentarà i suoi risultati nell’autunno-inverno 2009.
Nel frattempo giovedì 14 maggio, alle ore 13 presso la Sala Blu, verranno presentati i risultati della ricerca che l’Osservatorio Culturale del Piemonte ha realizzato in merito al pubblico dei lettori in Piemonte e alla capacità della Fiera di orientarne le scelte. Seguirà venerdì 15 maggio un convegno, intitolato “Bambini e ragazzi: come leggono e comprano oggi i clienti della libreria di domani”, organizzato in collaborazione con l’AIE, Associazione Italiana Editori, che metterà in luce una tendenza rassicurante per l’intero settore editoriale, secondo la quale i ragazzi con un’età compresa tra i 6 e i 17 anni leggono molti più libri oggi che in passato.
Un grande appuntamento in cui i libri e la cultura tornano ad essere protagonisti.