Le nuove narrazioni

crossmedia

L’originalità e la formularità del racconto analogico oggi non bastano più: le nuove narrazioni contemporanee si stanno progressivamente orientando verso la creazione di nuovi progetti editoriali che prevedano l’uso e la partecipazione di più linguaggi, di più immaginari e di diversi mezzi e tecnologie di comunicazione utilizzati simultaneamente. Questa sembra essere la tesi di fondo del saggio di Max Giovagnoli, media consultant che tra l’altro dirige la prima laurea italiana in Cross-media Communication a Roma; un obiettivo che riecheggia in modo più o meno esplicito all’interno dei sette capitoli del libro, che esplorano le nuove narrazioni cross- mediali in modo esaustivo e ragionato, analizzando gli scenari, i contenuti e le “regole” di questa progressiva mutazione della narrazione contemporanea.
Una sorta di “terza frontiera” che l’autore indica come “la chiave di volta degli archi narrativi integrati del terzo millennio”, capace di scardinare lo status di autori e destinatari che nei nuovi racconti confondono le loro competenze (merging), favorendo la nascita di progetti editoriali condivisi, grazie alla possibilità di interagire tra loro fornita dalle piattaforme tecnologiche (clusterizzazione). I nuovi narratori sono utenti, scrittori e player, individui o communities che re-inventano i brand mondiali dell’intrattenimento (da Star Wars a Harry Potter, World of Warcraft ecc.) per mezzo di forme alternative di racconto diffuse in tutto il mondo.
Siamo di fronte alla Generazione X-Media, la generazione dei “media incrociati” che si esprime attraverso modelli narrativi versatili, tali da poter prevedere nel tempo l’adozione di due o più varianti diverse di sistema comunicativo (a titolo di esempio si fa riferimento a fan fiction, web-serial, romanzi collettivi e d-cinema, spot e games ambientati in universi reali e virtuali).
Tratto peculiare di questa “demistificazione del processo creativo” risiede nella forte componente partecipativa che passa attraverso i media, a cui l’autore dedica il quarto capitolo: i racconti massivi puntano infatti prima sull’opera e poi sull’autore, che resta spesso addirittura invisibile o nascosto dietro un nickname, mettendo dunque il racconto al posto del mittente come prevede il tradizionale schema di comunicazione jakobsoniana. Una condivisione di contenuti che è anche narrazione collaborativa e sinergica, grazie all’accesso facilitato dalla convergenza tecnologica che permette alle storie di interagire in più modi con i loro canali di trasmissione e al pubblico di prendere parte allo stesso tempo del progetto comunicativo messo in atto.
L’ultima parte del volume prende in esame le reality narratives, storie vissute fisicamente in prima persona dal pubblico, dagli autori/fruitori e dai personaggi del racconto “in simultanea”. Ciò che risalta è che, pur essendo in esaurimento le possibilità di contaminazione ed ibridazione tra le diverse discipline del racconto, le potenzialità immaginative e le tecniche narrative sono ancora una fonte inesauribile di contenuti che cerca di rispondere ad un pubblico amante della complessità e della modificabilità piuttosto che la semplicità del racconto; fermo restando che ciò avverrà in ogni caso senza abolire i canoni primordiali del racconto.

Cross- media
Le nuove narrazioni
di Max Giovagnoli
Apogeo Editore euro 15
ISBN: 978-88850-327331
www.apogeonline.com