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Fondata ad Edimburgo, in Scozia, nel 1927 l’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions) è la principale associazione internazionale bibliotecaria, costituita dalle associazioni professionali nazionali, da istituzioni bibliotecarie e, in misura marginale, da singoli professionisti. L’IFLA, che vanta tra i suoi scopi la diffusione della consapevolezza dell’importanza di disporre di buoni servizi bibliotecari a livello internazionale, organizza ogni anno il World Library and Information Congress, il più importante appuntamento professionale del settore, che dopo quarantacinque anni di assenza dall’Italia approda nella città di Milano a fine estate. Il congresso sarà ospitato, infatti, dal 23 al 27 agosto presso il Convention Centre di Fiera Milano City, e vede il coinvolgimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia con l’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, e del Comune di Milano con l’Assessorato alla Cultura.
La 75° edizione del congresso, dal titolo “Libraries create futures: building on cultural heritage”, si prefigge l’obiettivo di coniugare la prospettiva – di origine soprattutto anglo-americana – basata sull’epistemologia della conoscenza e sul ruolo sociale delle biblioteche, con la prospettiva – di origine mediterranea – basata sull’organizzazione e la preservazione di collezioni antiche e di valore unico, quale testimonianza di culture storiche.
La particolare attenzione riservata dal programma dell’attuale edizione del World Library and Information Congress al concetto di “beni culturali” ha portato ad un allargamento dei temi trattati e ha spinto – a livello internazionale – a ragionare sul futuro e su alcuni temi strategici per la professione, con un forte desiderio di rinnovamento. A questo proposito alcune sezioni delle Conferenze di Milano mettono al centro del dibattito il tema dei “beni culturali”, inteso in senso tradizionale, soprattutto come tutela e conservazione del patrimonio librario; altre sezioni si interrogano, invece, sul futuro, coinvolgendo in un brainstorming dialettico operatori ed esperti esterni alla comunità professionale; altre ancora evidenziano il ruolo di servizio e quindi di miglioramento dell’accesso ai beni culturali, con una prospettiva volta soprattutto al futuro, concentrandosi sul tema centrale del supporto all’apprendimento, quale ruolo fondamentale svolto delle biblioteche, e sulla necessità, di fronte allo sviluppo delle tecnologie a disposizione, di tornare a ripensare i fondamenti delle tecniche della professione. Alcune sezioni, in collaborazione con la sezione Information Technology, analizzano le possibilità di utilizzare le nuove tecnologie per valorizzare i “beni culturali”. Molte sezioni, infine, affrontano il tema della “Convergenza di archivi biblioteche e musei”, analizzando le sfide che questo fenomeno comporta, per professioni ora distinte, per l’integrazione dei servizi nell’ambito di Internet, come anche per la formazione professionale continua e di base. Rientra in quest’ambito la discussione intorno alla percezione e alle aspettative dell’utenza delle risorse digitali di musei, biblioteche e archivi, che vede il coinvolgimento di rappresentanti dell’ICOM e dell’ICA per uno scambio di esperienze in relazione a differenti strategie da attuare per lo sviluppo delle biblioteche digitali, ed in relazione ad aspetti organizzativi per favorire l’accesso integrato ad archivi, biblioteche e musei.
Parte integrante del congresso sono, inoltre, le visite alle biblioteche, l’evento sociale e la serata culturale, importanti momenti d’incontro con i professionisti di tutto il mondo. Quest’anno la serata culturale si terrà presso il Teatro alla Scala il 23 agosto, con un concerto lirico, e l’evento sociale presso la Galleria Vittorio Emanuele il 25 agosto. Altro momento caratterizzante il Congresso è l’Exhibition, l’esposizione di prodotti e servizi per le biblioteche, che rappresenta anch’esso un luogo di aggiornamento e di informazione professionale, con aziende ed enti vari che offrono dimostrazioni dei loro prodotti. Infine l’IFLA Assembly (questo il nome che dal 2009 sostituirà l’IFLA Council), l’assemblea dei membri associati all’IFLA, riservato ai rappresentanti autorizzati dalle associazioni professionali e dalle biblioteche iscritte, che assume le decisioni principali per la vita dell’Associazione. Il tutto arricchito da numerosi eventi collaterali, rivolti soprattutto ad un pubblico di non esperti.
“Il Congresso IFLA – come ha affermato Mauro Guerrini, Presidente del Comitato Nazionale Italiano IFLA 2009 – costituisce quindi un’occasione speciale per conoscere ciò che avviene in ambito internazionale e per far conoscere ai paesi stranieri ciò che avviene in Italia. Un’occasione irripetibile per richiamare attenzione e visibilità sul settore delle biblioteche”, non sempre adeguatamente compreso.