naracauli_minieraIn un angolo della costa sud-occidentale dell’Isola, nella provincia di Carbonia-Iglesias, è ubicata la più estesa e importante area mineraria italiana, già da tempo tutelata attraverso la creazione del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, riconosciuto anche dall’UNESCO.
Ciò che rende unico questo antico distretto minerario è il suo discreto numero di impianti dislocati proprio lungo il litorale marino, edificati a ridosso del mare allo scopo di contenere i costi di trasporto dei materiali, per facilitarne lo spostamento sulle imbarcazioni che prendevano il largo dal vicino porto dell’Isola di Santo Stefano.  Se si guarda questa risorsa ambientale e culturale dal punto di vista della riqualificazione turistica della zona, questo fattore costituisce un vero punto di forza, proprio per la possibilità di costituire un’offerta integrata che unisca il turismo balneare, piuttosto florido in questi territori, a quello minerario, anch’esso in forte ascesa.
La scelta delle spiagge sarde come meta delle proprie vacanze estive è ormai una tradizione che si ripete invariata di anno in anno per molti turisti italiani e stranieri; è stato possibile osservare, tuttavia, uno spostamento verso mete meno conosciute, non usuali, unitamente ad un accresciuto interesse verso l’entroterra e verso le testimonianze dell’identità locale. In quest’ottica, le amministrazioni locali, regionali e provinciali, hanno avuto l’intelligenza e l’intuito di salvaguardare le miniere del Sulcis-Iglesiente, anche alla luce del loro sfruttamento in senso turistico. Quindi, senza necessariamente doversi allontanare dalla spiaggia e rinunciare ad una giornata di sole, chi avesse scelto la costa di Nebida per le proprie vacanze, avrà anche la possibilità di intraprendere  un affascinante viaggio attraverso pozzi di estrazione, resti di attrezzature, villaggi minerari abbandonati e vecchie ferrovie per il trasporto dei minerali.
Una buona parte dei siti costieri è stata recuperata dall’abbandono in cui erano caduti con la crisi del settore minerario di metà ‘900, ed è stata messa in sicurezza per consentire l’accesso ai visitatori: è questo il caso della Miniera di Nebida, di quella di Porto Flavia o di quella di Masua, risalenti ad un periodo compreso tra la metà del XIX e la metà del XX secolo. Inoltre, molti dei beni provenienti dalle miniere sono andati a formare le collezioni di alcuni musei locali, come quello dell’Arte Mineraria di Iglesias o quello delle Macchine da Miniera di Masua.

La visita di questi luoghi costituisce un’esperienza davvero unica nel suo genere, garantendo diversi livelli di approfondimento, corrispondenti alle differenti inclinazioni dei visitatori e legate alle risorse a disposizione in termini di tempo e finanze.  Ci si può accontentare di fare una passeggiata tra le “rovine” dei vecchi magazzini minerari nella baia di Cala Domestica, proprio accanto alla spiaggia; oppure si possono visitare gratuitamente le strutture della Miniera di Nebida, con la splendida Laveria Lamarmora, edificata nel 1897. Chi volesse dedicare qualche ora in più alla visita, potrà percorrere le gallerie o accedere ai silos di Porto Flavia, un gioiello di ingegneria edificato nel 1924, che merita anche uno sguardo dal mare, per avere una visione d’insieme delle strutture ricavate nel colle in cui sorge Masua, a strapiombo sul mare. Infine, per chi volesse completare l’”immersione” nel mondo della miniera, c’è la possibilità di vistare alcune strutture museali dedicate all’argomento. Ad Iglesias, per esempio,  si trova il Museo dell’Arte Mineraria, che conserva tutto ciò che concerne la vita dentro e fuori la miniera e offre la possibilità di visitare gli oltre 300 metri di gallerie, accompagnati da guide specializzate. A Masua, invece, ha sede il Museo delle Macchine da Miniera, in cui sono conservati numerosi macchinari adoperati per le attività di estrazione e lavorazione.
Riferimenti:
www.igeaminiere.it
www.mediatecaiglesias.it
www.minieredisardegna.it
www.sardegnaturismo.it
www.sardegnacultura.it
C.A. Artizzu, G. Boi,Sardegna, un’isola, le sue miniere, Cagliari, Pubblisar Editrice, 1993
S. Mezzolani-A. Simoncini, Sardegna da salvare. Storia, paesaggi e architettura delle miniere, Nuoro, Archivio Fotografico Sardo, 2007