ZOES sta per zona equo sostenibile. L’idea, tutta italiana ma con aspirazioni internazionali, è nata qualche mese fa all’interno del contesto “positivo” della mostra-convegno Terra Futura 2009.
Viene definito nuovo portale dell’economia responsabile, ma è anche un social network per persone, gruppi, associazioni, enti ed imprese che hanno a cuore l’economia solidale, l’ambiente e la sostenibilità. Nello specifico “vuole essere un punto di riferimento dove si incontrano persone, istituzioni e realtà interessate ad un futuro equo, ad immaginare un mondo che sappia risolvere positivamente la crisi ecologica, sociale ed economica che stiamo attraversando”. Attribuitegli pure la categoria che preferite ma Zoes è sicuramente un canale di comunicazione indipendente e democratico unico nel suo genere.
Zoes è molte cose contemporaneamente: una rete sociale, una piattaforma di e-commerce, un sistema informativo georeferenziato, una cassetta degli attrezzi, uno spazio di comunicazione. La sezione che lo rende più attraente nella contemporaneità impazzita per i social network è sicuramente lo spazio Community. Nel sito sono elencati numerosi buoni motivi per registrarsi: creare una pagina personale (profilo pubblico) in primis, e, tramite essa, proporre le proprie idee ad un pubblico attento, oppure promuovere i progetti in cantiere e condividere le esperienza effettuate. Si diventa così cittadini di un mondo equosostenibile (seppur virtuale, purtroppo) nel quale si partecipa all’agorà e ad ogni abitante si attribuisce un “grado” di equo sostenibilità. Il collegamento  diretto ai servizi offerti è la sezione Zoes in azione, il luogo dove segnalare le iniziative e indicare indice di gradimento o interesse a partecipare. Come accennato, la componente sociale è solo una parte dell’offerta. Grazie a Zoes orienta tutti possono conoscere il variegato mondo equo sostenibile, accedendo a dati su associazioni, produttori e imprese, enti pubblici, G.A.S. (gruppi acquisto solidale) o ancora opportunità di stage e lavoro al momento della visita. Le mappe georeferenziate consentono anche di visualizzare su una mappa mondiale le “sedi” dei soggetti elencati. La ricerca, dunque, può essere effettuata per soggetto, oppure con criteri geografici, merceologici, tematici, semantici e di relazione con altri soggetti.
Lo spazio per le informazioni è associabile alle sezioni News e Eventi. Un approccio wikipediano è invece quello della Wikizoes: la proposta è quella di collaborare per costruire l’enciclopedia dell’equosostenibilità. Anche se è chiarito che “Wikizoes é una funzionalità in via di implementazione”, intanto si può partecipare alla scrittura collettiva della Carta dei principi. Che dire poi dei 10 canali tematici? Ambiente & Costruire, Cibo & Agricoltura, Energia & Ecoefficienza, Finanza & Risparmio, Produzione & Responsabilità, Saperi & Comunicazione, Diritti & RetiSociale, Politica & Partecipazione, Viaggio &Ospitalità, Salute & Benessere. Una rosa di informazioni per permettere agli utenti e ai visitatori di Zoes di orientarsi con maggiore facilità nella propria zona equosostenibile. A completare il quadro Buonmercato, una piattaforma di e-commerce che privilegia l’acquisto solidale e collettivo nel rispetto dell’ambiente, del prezzo trasparente e della responsabilità sociale. Per ora l’offerta sembra ancora limitata ma, sia ben chiaro, il sito è alla sua versione Beta. Ma l’impostazione iniziale sembra ben promettere per una “terra futura” migliore, almeno nella rete.