Principi, strumenti, esperienze

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“Questo libro racconta alcuni casi di progettazione e sviluppo di aziende e reti culturali. Dopo alcuni anni trascorsi nello studio delle modalità di organizzazione e gestione dei beni e delle attività culturali, i tempi sembrano ormai maturi per restituire a studenti, ricercatori e operatori del settore le sintesi ragionate di alcune delle esperienze osservate”.
Con queste parole d’introduzione si apre il volume di Alessandro Hinna e Marcello Minuti: ne emerge chiaramente l’obiettivo dell’analisi, il metodo adottato e il target di riferimento, ovvero, un best of di casi di amministrazioni coraggiose studiati tra il 1999 e il 2008, che hanno saputo scommettere sul valore della cultura come volano di sviluppo delle economie locali, re-inventando, a partire dalla gestione dei servizi culturali, il rapporto tra vita politica, amministrazione e cittadino.
Il libro si struttura in due parti, correlate l’una all’altra: ad una prima parte teorica viene fatta seguire una seconda dei casi studio che ad essa fanno continuo riferimento; un “mutuo supporto” che gli autori hanno saputo intrecciare con precisione, arricchendo con la teoria l’osservazione pratica dei casi reali presi in esame.
I primi due capitoli approfondiscono le tematiche di economia, cultura, sviluppo, tre parole chiave dialoganti tra loro che rappresentano il fulcro di analisi del volume; in questo quadro si inserisce anche il concetto di “valore culturale”, scomposto nelle sue parti principali (estetico, spirituale, sociale, storico, simbolico, di autenticità). In altre parole, il valore sociale e simbolico che si collegano alla cultura derivano dal fatto che essa può costituire un fondamentale volano di coesione e sviluppo in un ecosistema condiviso, divenendo “il principio logico unificatore che difende e suscita le migliori energie individuali, orientandole verso il bene comune”. A questa prima parte viene fatta seguire un’analisi che ricostruisce il quadro istituzionale di riferimento, frutto del processo di decentramento amministrativo verificatosi negli ultimi quindici anni che ha portato alla ripartizione delle competenze fra amministrazione centrale, regioni ed enti locali.
Il terzo capitolo propone un modello che identifica i fattori di sviluppo delle aziende culturali pubbliche, suddivisi per fattori esterni (variabili del contesto politico-programmatico) ed interni (leve operative) di cambiamento: i processi di sviluppo analizzati nei casi studio, infatti, presuppongono un cambiamento di modalità di gestione delle aziende culturali pubbliche che và oltre la loro trasformazione giuridico- istituzionale. Ovvero, il concetto centrale che si vuole introdurre è che tale mutamento deve avvenire sia a livello di sistema (politiche e strumenti di pressione sui risultati), sia a livello di singola azienda (funzioni e processi interni). Il capitolo successivo evidenzia, a partire da questa suddivisione, gli asset organizzativi di rete, in modo tale da valutare le potenzialità insite nel settore culturale, e, soprattutto, le implicazioni strategiche e operative che si ripercuotono a livello di efficienza ed efficacia nelle singole aziende culturali pubbliche.
A partire dal quinto capitolo si apre la seconda parte del volume, in cui si propongono alcuni casi studio particolarmente significativi per la comprensione di processi di sviluppo delle aziende culturali pubbliche, selezionati sia secondo il criterio di dimensione culturale che li contraddistingue, che per il grado di innovazione maturata nel tempo, tali da contribuire ad una riflessione sulla progettazione dei servizi culturali.
Otto casi di gestione virtuosa che vedono coinvolte numerose realtà, come la strategia programmatica della Regione Sardegna, che negli ultimi anni ha saputo ri-orientare radicalmente il sistema di sostegno pubblico al settore dei beni culturali secondo nuove logiche di finanziamento focalizzato sui risultati, incidendo direttamente sullo sviluppo organizzativo interno. Seguono altri esempi di successo che esplorano le tematiche della pianificazione strategica (Parco della Maalga e dei Porti Punici di Tunisi), passando per l’inquadramento dei temi dell’esternalizzazione e dell’innovazione organizzativa con il caso della Fondazione di partecipazione delle Scuole Civiche di Milano.
L’ultima parte concentra la propria analisi in 3 modelli di reti di successo, a partire da processi di integrazione sviluppati per i siti archeologici del Polo Tiburtino, per poi addentrarsi nello studio dei processi decisionali condivisi nella costituzione della Rete di gestione del Sagro Aventino. Chiude la disamina di “buone pratiche di integrazione” la Fondazione Per Leggere di Rozzano, che riunisce 50 biblioteche della provincia di Milano in un unico modello di gestione partecipato.
La conclusione raccoglie il percorso di sintesi per la progettazione delle aziende e delle reti culturali che deriva dall’analisi dei casi studio e dal substrato teorico introdotto nella prima parte, fornendo una sorta di “modello guida” per i processi di sviluppo delle aziende culturali pubbliche.

Progettazione e sviluppo di aziende e reti culturali
Principi, strumenti, esperienze
Di Alessandro Hinna e Marcello Minuti
Hoepli Editore Euro 28
pp. 306
ISBN: 978-88-203-4282-1
www.hoepli.it