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Negli stessi giorni in cui Londra ospita la “London Art Book Fair” negli spazi della Whitechapel Gallery, a Bologna si tiene la sesta edizione di Artelibro, il festival dei libri d’arte e d’antichità che mette in mostra l’arte di fare, diffondere e valorizzare i prodotti dell’editoria d’arte nazionale ed internazionale. Palazzo Re Enzo e del Podestà è la sede preposta ad ospitare dal 24 al 27 settembre la mostra mercato bolognese, che quest’anno ha dovuto fare i conti con un budget ridotto del 43% rispetto alle passate edizioni. Giovanna Pesci Enriques, presidente dell’associazione che organizza il festival, ha parlato di entrate provenienti dai contributi istituzionali e dalle sponsorizzazioni diminuite del 60%, a cui hanno fatto fronte le entrate commerciali, rimaste abbastanza stabili, con 99 espositori presenti rispetto ai 110 dello scorso anno. Oltre all’assenza di Barbara Abbondanza Maccaferri, co-fondatrice insieme a Giovanna Pesci dell’associazione Artelibro che ha deciso di lasciare, anche Unicredit – main sponsor dell’evento fino al 2008 -, cede il posto quest’anno a Banca Etruria, facendo mancare il supporto economico degli istituti di credito bolognesi ad una manifestazione che ha contribuito a dare alla città di Bologna, e al suo territorio, l’immagine di “biblioteca d’arte diffusa”.
A metà strada tra un’opera d’arte vera e propria ed uno strumento attraverso cui imparare a conoscere l’arte e i suoi artefici, i libri esposti a Bologna si presentano come un ottimo pretesto per approfondire temi e problemi legati all’intero settore culturale italiano. “Lo stato dell’editoria d’arte italiana: mercato interno e prospettive sui mercati esteri” è infatti l’argomento di discussione al centro dell’incontro promosso da AIE – Associazione Italiana Editori, in collaborazione con Artelibro ed ICE – Istituto nazionale per il Commercio Estero, che si tiene venerdì 25 settembre alle ore 10:30, presso l’Auditorium Enzo Biagi. Il confronto tra operatori italiani e stranieri – tra gli ospiti si segnala la presenza di Claudio Spadoni, critico d’arte ed editorialista de Il Resto del Carlino, Alfieri Lorenzon, Direttore di AIE, Cesare De Michelis, della Marsilio Editori, Marzia Corraini, di Corraini Arte Contemporanea e Edizioni, Guido Palamenghi Crispi, Presidente della Commissione Relazioni culturali ABI e John Donatici della Yale University Press -, prende le mosse dalla presentazione della prima indagine sul settore dell’editoria d’arte in Italia, realizzata nel corso di due anni dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori. Un mercato che, stando ad alcune anticipazioni rese note dall’AIE stessa, ha fatto registrare, nel corso degli ultimi anni, un fatturato crescente passando dai 13 milioni del 1999 ai 19,4 milioni di euro attuali. Se si prende in considerazione il fatturato aggregato, dato dalla somma dei ricavi derivanti dalla vendita di cataloghi e libri d’arte, dalla gestione dei bookshop museali, dei diritti collaterali, delle attività di service, dal mechandising, dalla vendita dei diritti sulle immagini, e così via, le prime dieci case editrici attive nel settore generano da sole 75 milioni di euro, lasciando trasparire una spiccata propensione ad andare verso nuovi segmenti di mercato, che permettono di ampliare la gamma dei prodotti offerti e dei fruitori raggiungibili. Un’indagine quella dall’AIE da cui emergono anche alcune noti dolenti, come la crisi che ha colpito il settore dei bookshop museali, i cui ricavi medi sono scesi dai circa 236mila euro del 1999 ai 218mila euro odierni, con una spesa media per visitatore di un euro e con 19mila scontrini per punto vendita rispetto ai 28.800 emessi nel 1999. Numeri che fanno pensare e che lasciano spazio a numerosi riflessioni e considerazioni sullo stato dei musei in Italia.
Sabato 26 settembre l’Oratorio di San Filippo Neri fa da cornice all’incontro promosso da Artelibro, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e dall’ICOM – Italia, dal titolo “I musei italiani al tempo della crisi”. La tavola rotonda, che rappresenta un’ideale prosecuzione del convegno realizzato da Artelibro, in collaborazione con “L’Indice dei libri del mese” alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, chiama i musei e i loro responsabili a parlare del modello italiano di museo, della sua originalità ed unicità. Presieduto da Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, il dibattito vede la partecipazione di Alessandra Mottola Molfino, Museologa e Storica dell’arte, con un intervento sul tema musei del “genius loci” e non musei universali, di Daniele Lupo Jallà, Presidente di ICOM Italia, di Cristiana Collu, Direttrice del MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, di Claudio Rosati, Direttore Responsabile del Settore Musei, Aree archeologiche, valorizzazione dei Beni culturali e Cultura della memoria della Regione Toscana, di Maurizio Vitella, Direttore del MEMS (Museo Erice La Montagna del Signore) il “museo diffuso” delle chiese di Erice, di Tiziana Maffei, Referente di ICOM Italia per le Marche, e di Martin Angioni, Amministratore Delegato di Electa. Atteso anche Mario Resca, Direttore Generale per la valorizzazione al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Mentre Artelibro porta in scena libri, mostre, laboratori didattici per bambini e ragazzi, la città di Bologna resta in attesa di sapere se l’accordo tra l’amministrazione comunale e l’associazione Artelibro per la cessione del marchio al Comune, sarà trasformato in convenzione entro l’autunno, sottraendo un importante appuntamento culturale ad un destino di incertezza.