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“Ottobre è bello, ma tieni pronto l’ombrello” recita un famoso proverbio, e da qualche anno l’ombrello è davvero diventato indispensabile perché, a quanto pare, ad “Ottobre piovono libri”. Questo, infatti, il titolo dell’iniziativa promossa dal Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con l’Unione delle Province d’Italia e con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Appuntamento ormai consolidato, la campagna “ottobre piovono libri” propone incontri, presentazioni, letture, weekend letterari che, sparsi su tutto il territorio nazionale, hanno quale filo conduttore la promozione del libro e della lettura, quali strumenti di crescita e di aggregazione.
Dai 206 eventi organizzati durante la prima edizione del 2006, quest’anno l’iniziativa ospita oltre 1600 appuntamenti che coinvolgono sia grandi città che piccoli comuni, portando i libri fuori dai tradizionali circuiti di consumo, in contesti insoliti come tram, treni, agriturismi, terme, caffè. In particolare per l’edizione 2009 il Centro per il Libro e la Lettura ha intensificato il proprio impegno a favore dell’iniziativa locale, contribuendo alla realizzazione di oltre 100 progetti, che attraversano l’Italia da Nord a Sud. Un viaggio alla scoperta del libro che è iniziato idealmente venerdì 2 ottobre con il convegno dedicato alle politiche della lettura in Italia, nell’ambito del più vasto progetto “L’Autunno profuma di libro”, voluto dalla Regione Basilicata ed ospitato presso il Castello di Lagopesole, e che si concluderà venerdì 30 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma con la lettura scenica de “I versi delle bestie” e con la visione del documentario “Dreamland” del regista lettone Laila Pakalnina.
L’ultima indagine condotta dall’Istat su “i cittadini e il tempo libero” ha rilevato che in Italia nel 2006 il numero di coloro che hanno letto almeno un libro nel corso dell’ultimo anno è pari al 60,5% della popolazione con 6 anni e più. Anche se la quota di lettori rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2000, si osserva una diminuzione dei lettori nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 44 anni, ed un aumento tra i giovanissimi e gli ultra cinquantacinquenni. Rispetto al 2000 pur rimanendo pressoché invariata la quota complessiva di lettori, si modifica il peso delle diverse tipologie. Aumentano le persone che leggono libri solo nel tempo libero (dal 28,1% al 30,4%) e i lettori morbidi – ossia coloro che leggono generi letterari che per diverse ragioni non avevano considerato tali – (dall’11,8% al 12,8%), mentre diminuiscono i lettori solo per motivi professionali e/o scolastici (dal 5,4% al 4%) e i lettori sia nel tempo libero sia per motivi professionali e/o scolastici che passano dal 14,7 al 13,4%. Tra le ragioni della non lettura il fatto di annoiarsi mentre si legge è la motivazione principale (29,8%), seguita dalla mancanza di tempo libero (25,2%), dal preferire altri svaghi (19,6%), dai problemi di vista, dai motivi di salute, dall’età anziana (14,5%), dal preferire altre forme di comunicazione (11,6%), e dalla troppa stanchezza dopo aver lavorato, studiato o svolto le faccende di casa (10,1%). Anche se rispetto al 2000 cresce l’assiduità nella lettura, con un incremento del numero di chi legge libri nel tempo libero almeno una volta a settimana, diminuisce il numero di libri letti: aumentano, infatti, i lettori deboli (che leggono cioè da uno a tre libri l’anno) che passano dal 29,9% al 31,4% e diminuisce sia la quota di chi legge da quattro a sei libri (dal 27,7% al 25,2%), che quella dei lettori forti (sette libri o più) che passano dal 39,8% al 34,7%. Inoltre se si prendono in considerazione solo i giovani lettori italiani si nota che, in un confronto europeo, essi si trovano su posizioni distanti da quelle dei loro coetanei che vivono in Paesi come Francia, Spagna e Germania. Al 53,8% di ragazzi tra i 6 e i 19 anni che leggono libri in Italia corrisponde un 60% in Francia (15-24 anni, 2006) e un 73,3% in Spagna (14-24 anni, 2007). Le indagini PISA-OCSE condotte a livello internazionale hanno confermato la posizione di fanalino di coda dell’Italia rispetto alla media UE: nel nostro Paese ben il 26,4% dei quindicenni possiede competenze in lettura inferiori al Livello 2, il livello minimo per garantire il successo scolastico e personale dei singoli. Inoltre gli studenti delle regioni del Sud mostrano una preparazione inferiore nella capacità di comprensione di un testo, di soluzione di problemi di matematica e di scienze rispetto a quelli delle regioni del Nord.
Per far fronte alle difficoltà legate ad una scarsa propensione alla lettura la Regione Lazio ha varato nel corso del 2008 la legge regionale 16/2008 “Iniziative ed interventi regionali in favore della promozione del libro, della lettura, e delle piccole e medie imprese editoriali del Lazio”, per favorire l’aumento delle dotazioni librarie delle biblioteche scolastiche, la diffusione di campagne di comunicazione a favore del libro e della lettura, la partecipazione ad appuntamenti fieristici, l’apertura di nuovi spazi, l’adozione di misure per favorire l’accesso al credito delle pmi editoriali laziali, il sostegno per la costituzione e l’avvio di consorzi tra piccole e medie imprese e lo stanziamento di incentivi economici per la presentazione della produzione editoriale del Lazio in rassegne nazionali ed internazionali. E’ di alcuni giorni fa la notizia che la Giunta della Regione Lazio ha approvato il primo programma annuale per la promozione del libro previsto dalla legge regionale 16/2008, con uno stanziamento complessivo di 1.235.000 euro per la realizzazione di progetti ed iniziative, intervenendo sia con azioni “dirette” che “a contributo”. La Regione Lazio che, con l’approvazione di tale disposizione attua per la prima volta in Italia un piano istituzionale regionale nel settore dell’editoria, cita tra le iniziative “a contributo” il progetto “Biblioteche aperte” con cui intende favorire l’attivazione di vetrine informative, punti vendita o prenotazione, e bookshop presso le biblioteche ed altri spazi comunali. Tra gli interventi approvati dalla delibera vi sono anche il sostegno e la partecipazione della Ragione Lazio all’edizione 2009 della fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”, e l’istituzione della “Giornata regionale della lettura”, un appuntamento annuale che vedrà la partecipazione delle librerie indipendenti attive nel Lazio, oltre allo stanziamento di un fondo di 2.500.000 euro a disposizione delle piccole e medie imprese editoriali attive nel Lazio.
Si spera, come è già stato messo in evidenza sulle pagine di questa rivista, che grazie a tali interventi ottobre non sia l’unico mese in cui piovono libri.

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