header_ambientPer il secondo anno consecutivo, l’Associazione culturale Detour ha organizzato, presso il cinema nuovo EDEN, nella città di Brescia, AmbientFestival: cinque giorni di eventi dedicati ai temi del risparmio energetico, dei cambiamenti climatici, della salvaguardia del paesaggio e dei beni comuni.
AmbientFestival si è rivolto, attraverso linguaggi differenti, ad un pubblico molto vasto evitando un approccio per soli addetti ai lavori o ondeggiante tra rassicurazioni e catastrofismo. AmbientFestival ha così abbandonato gli estremi concentrandosi sul presente e sull’intelligenza collettiva. Slogan di questa seconda edizione è infatti “Il clima sta cambiando, ora tocca noi” – dice Roberto Cammarata, voce di Detour. Il Festival si è così sviluppato sulla dimensione globale del fenomeno riportando in parallelo esperienze concrete provenienti dal contesto locale.
Il linguaggio cinematografico ha fatto da medium principale con un’importante rassegna sul cinema ambientalista giapponese attraverso le opere di Hayao Miyazaki – Nausicaa della Valle del Vento, Principessa Mononoke, Laputa: castello nel cielo – e Akira Kurosawa con Dersu Uzala, Il piccolo uomo delle grandi pianure. Inoltre, anche quest’anno, è stata rinnovata, con sette cortometraggi presenti, la collaborazione con Cinemambiente di Torino, realtà affine nata a Torino nel 1998 con l’ambizione di far crescere attraverso il cinema la cultura dell’ambiente.
Evento speciale delle proiezioni cinematografiche è stata l’anteprima del film The age of stupid di Franny Armstrong sostenuto da Greenpeace e WWF. La domanda che il protagonista, un uomo solo in un mondo devastato, si pone per tutto il film è “Perché non ci siamo salvati quando ne avevamo l’occasione?”. Il clima sta cambiando ora tocca a noi, punta proprio il dito sulla ruolo del singolo individuo e sulla necessità di azioni locali: farsi carico delle emergenze e rinnovare le abitudini quotidiane. E AmbientFestival pensa proprio alla sua città, Brescia.
Il rapporto annuale di Legambiente, Il Sole 24 ore e Ambiente Italia, Ecosistema Urbano 2009, ha infatti declassato la Città di Brescia dal 25° al 48° posto. Il crollo è dovuto principalmente all’elevata presenza di PM10 e di diossido di azoto, agli elevati consumi idrici domestici, alla produzione di rifiuti urbani, alla bassa presenza di zone a traffico limitato, al consumo di carburanti e al tasso di motorizzazione.
AmbientFestival ha così presentato il Focus Montagna, organizzato in collaborazione con il Trento Film Festival: una sorta di festival nel festival pensato per presentare casi vicini e facilmente verificabili dagli utenti principali della manifestazione. Il Focus Montagna ha infatti previsto l’incontro con l’alpinista Fausto de Stefani e le Guide Alpine dell’Adamello. L’Adamello è il più vasto ghiacciaio delle Alpi Alpine ed è posto tra le province di Brescia e di Trento. Negli ultimi decenni, come tutti i ghiacciai, anche l’Adamello sta attraversando una fase di ritiro pagando pegno sia a temperature estive più alte rispetto al passato, sia, e soprattutto, al minore accumulo di neve nei mesi autunnali e invernali dovuto alla progressiva diminuzione delle precipitazioni.
Restando sempre in tema alpino, AmbientFestival ha ospitato i risultati del workshop Operation ACE HIGH, tenutosi a Darfo Boario Terme (BS) in occasione di EASA 2009 l’Assemblea europea degli studenti di architettura. Operation ACE HIGH, organizzato da Gabriele Falconi, Bruno Salvinelli e Caterina Uberti, con l’aiuto di Mario Schwary e Silvia Piccini, ha visto la partecipazione, in qualità di visiting professors, di Flavio Albanese, Pierpaolo Tamburelli, Andrea Balestrero, Christoph Mayr Fingerle, riuniti insieme ad un gruppo di studenti internazionali, per riflettere su come progettare i territori alpini lontani da ritorsioni folkloristiche e ben distinti da fenomeni urbani.
Il soggetto del workshop è stato il futuro del Dosso dei Galli, Maniva (BS), ed in particolare la riconversione del Ex Base Nato IDGZ in struttura ricettiva, possibilmente turistica. Interrogandosi sull’identità delle Alpi e dell’architettura locale sono state proposte diverse tipologie di intervento e destinazioni d’uso:  un centro multifunzionale aperto e fruibile in tutte le stagioni, basato sui tre concetti di turismo: natura, avventura, sport, accompagnabili con l’aggettivo “estremo” e dove “benessere” prende il posto di “relax” ed è frutto dello sforzo fisico; oppure un centro di ricerca dove la natura possa essere vissuta come esperienza, secondo l’esempio del Museo Naturale dello studio di architettura Tezuka, e dove si possano utilizzare le forze naturali a scopo di ricerche scientifiche e artistiche, per addentrarsi profondamente nell’essenza stessa della natura, per creare un legame fra natura ed essere, sentire ed attività umana.

ambient festival bresciaIl ruolo dell’architetto e di conseguenza delle politiche urbanistiche è stato approfondito anche nella sezione Percorsi di Architettura Sostenibile, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Brescia. Al Chiostro San Giovanni sono stati esposti i pannelli descrittivi dei progetti analizzati durante gli incontri itineranti “Sostenibilità oltre la norma”, promossi dalla Commissione Energia e Sostenibilità dell’Ordine, e riportati anche durante il Festival con un convegno che ha visto la partecipazione del Presidente Prof. Arch. Paolo Ventura, Arch.iu Roberto Saleri, Prof. Alessandro Logora moderati dall’Arch. Eleonora Falconi.
Un progetto di particolare interesse è quello realizzato nel Comune di Mazzano, alle porte della Città. Si tratta di un fabbricato destinato a persone anziane, pensato per sperimentare una forma di CoAbitazione che prevede la messa in comune di spazi e attrezzature in modo di realizzare momenti di socializzazione, conseguire risparmi economici e instaurare stili di vita più ecologici. Oltre alle zone di conversazione allestite in ogni piano in prossimità dell’ascensore, il piano interrato è stato dedicato ad un soggiorno comune impiegando i mobili in eccesso non utilizzabili nei singoli alloggi. Sempre al piano interrato sono state allestite due lavatrici a basso consumo energetico poiché utilizzano l’acqua calda prodotta dall’impianto solare termico che fornisce il 50% dell’energia utile all’intero condominio. Inoltre, in accordo con i residenti, una parte dell’area verde esterna è destinata alla formazioni di un orto urbano.

Poliedrico, plurilinguistico, multiforme e soprattutto serio, AmbientFestival ha coinvolto con successo pubblico, istituzioni e realtà private presenti sul territorio. Il messaggio, ora tocca a noi, è quindi nelle mani di tutti confidando di poter analizzare nuovi risultati nell’edizione 2010.

 

www.ambientfestival.it
www.detourfilm.org
www.nuovoeden.it
www.easa.it
www.operationacehigh.blogspot.com