cina-modernaLa Cina è attualmente il paese più popoloso del mondo (un miliardo e trecento milioni di abitanti); lentamente e inesorabilmente questo continente sta entrando, con tutto il suo peso economico (nell’ultimo decennio la sua economia è cresciuta del 10% l’anno), politico e culturale, a far parte della comunità globale e ad aprirsi sempre più al mondo esterno.
Il saggio di Rana Mitter, uno dei massimi esperti della Cina moderna, vuole fornire un’immagine della Cina che rispecchi fedelmente la continuità dei mutamenti attraverso i quali si è arrivati al concetto di modernità e l’impatto che tali cambiamenti hanno avuto nella società e nella cultura cinese. Come precisa l’autrice, la Cina attuale è il risultato di complessa serie di mescolanze di influenze sociali che provengono sia dalle diverse etnie che la compongono (dal passato di stati indipendenti che la formavano), che da influenze esterne, la cui provenienza spesso, ma non sempre, è occidentale.
Ecco perché la Cina va considerata come un continente, come un nome plurale che racchiude in sé le diverse identità, alcune condivise, altre contrastanti: moderna, confuciana, autoritaria, democratica, libera e repressa.
Il saggio si articola in 7 capitoli, ognuno dei quali pone una serie di quesiti che mettono in discussione il processo di modernizzazione che ha attraversato la Cina negli ultimi secoli, ripercorrendo le vicende di molti personaggi di rilievo, come gli ultimi imperatori e i leader comunisti, scrittori, intellettuali e artisti preminenti che hanno attraversato la sua plurisecolare storia.
A partire dall’epoca Quing, la politica cinese, si legge, introdusse il concetto di nazionalismo, fondato su una politica di massa in cui esisteva un contratto sociale tra governo e cittadini; durante tale epoca (in particolare durante la dinastia Ming 1368-1644), si diffuse un enorme aumento del consumo di cultura alta e popolare, sviluppando un’identità forte e sofisticata che conoscerà il suo graduale declino con la fine dell’epoca imperiale.
Di particolare interesse risulta l’analisi delle diverse anime che compongono la cultura cinese attuale (capitolo 6), fatta di scrittori, artisti, musicisti e cineasti di fama internazionale, i quali hanno trovato un punto di compromesso con lo Stato, pubblicando anche opere “scomode” al Partito che sfidano il potere, conseguenza di una volontà di aprire la Cina al mondo esterno; una libertà molto più ampia che ai tempi di Mao, dove orchestre e artisti ricevevano un sussidio statale garantito come tutti gli altri impiegati; ora, invece, devono confrontarsi con gli stessi problemi pratici di qualunque altro imprenditore.
Un’altra preziosa testimonianza del mutamento di queste forme culturali avvenute nel XX secolo è il modo in cui è definitivamente cambiata la pianificazione urbanistica: non più strutturate secondo schemi prevedibili, le città cinesi come Shanghai hanno rivendicato la propria libertà di abbattere le vecchie mura per far spazio ad altri edifici, mentre vecchi templi e uffici governativi furono demoliti per far posto ad edifici spesso nel linguaggio della modernità internazionale.
Alla luce di queste considerazioni, tali esempi vanno letti, secondo l’autrice, come testimonianza che la Cina, pur risentendo delle contaminazioni internazionali, sia sempre più parte del contesto globale, preparandosi a diventare una forza culturale autonoma (il cosiddetto soft power), oltre che potenza militare ed economica.
Grandi cambiamenti avvengono anche in tutta la sfera della vita privata, in termini di nuove consapevolezze, possibilità e soprattutto nuovi margini di autonomia individuale; questo, in altri termini, è il “nuovo sogno cinese” descritto nella postfazione di Alessandra Lavagnino, che si traduce nel potere di “liberare”, dopo anni di repressione, la creatività individuale senza più subire le ingerenze della sfera pubblica attraverso l’organizzazione collettiva rigidamente pianificata di un tempo. Uno stravolgimento epocale, che è in parte anche una scommessa del tutto aperta: “E in questo importante e spaventoso turbinare di una modernità della quale non si trovano più i confini e i punti di riferimento, forse bisogna soltanto, umilmente, mettersi ad imparare”.

La Cina moderna
Di Rana Mitter
Bruno Mondadori editore Euro 18
ISBN: 978861593428
www.brunomondadori.com