Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Alla fine del 2008 il Programma MEDIA della Commissione Europea ha incaricato Peacefulfish di condurre uno studio su “Il Ruolo delle banche nell’industria cinematografica europea” nonché di predisporre un tavolo di confronto incentrato su questo tema.
L’intento era quello di raccogliere attraverso interviste e dibattiti il punto di vista di chi riveste un ruolo chiave in questo settore, al fine di comprendere al meglio un insieme di servizi bancari specializzati che, tra l’altro, ha subito pesantemente l’impatto della crisi economica.
Al culmine della più grande recessione dai tempi della Grande Depressione risulta particolarmente significativo condurre un’indagine sui servizi bancari all’industria cinematografica. L’attività delle banche è al centro della crisi economica e non c’è momento migliore di questo per delineare una panoramica del settore e determinare dove il Programma MEDIA può intervenire al meglio per incentivare la concessione di prestiti.
Il settore audiovisivo europeo in generale – e la produzione cinematografica in particolare – è un’industria in forte sviluppo, in grado di apportare benefici sia culturali che economici che oltrepassano i confini nazionali. Ma senza la possibilità di ottenere capitali in prestito le case di produzione non possono crescere. La disponibilità di liquidi è il fattore chiave per consentire ad un piccolo produttore di diventare un produttore affermato, vale a dire che la disponibilità di servizi bancari riveste un’importanza vitale per la crescita dell’industria cinematografica. Sfortunatamente, per la maggior parte delle case di produzione, instaurare una tradizionale relazione tra banca e piccola impresa è impossibile.
Tenendo presente la natura peculiare della produzione cinematografica, le istituzioni finanziarie che offrono servizi bancari all’industria cinematografica hanno dovuto sviluppare specifici criteri di finanziamento e prodotti finanziari su misura che soddisfacessero i loro comitati di credito e incontrassero le esigenze delle singole produzioni. I rischi associati ad una erogazione di credito così specializzata sono spesso piuttosto alti mentre i margini di profitto sono di solito piuttosto bassi.
I tre obiettivi principali dello studio delineato dal Programma MEDIA della Commissione Europea e da Peacefulfish erano:
1) fornire alla Commissione un quadro attuale del panorama dei servizi bancari all’industria cinematografica in Europa ponendo l’accento sul ruolo rivestito delle banche, delle loro affiliate e dei fondi di garanzia nella catena del valore dell’industria cinematografica.
2) valutare il coinvolgimento delle istituzioni finanziarie, comprese quelle non ancora o solo parzialmente coinvolte, nel settore del credito all’industria cinematografica per comprendere il loro potenziale futuro interesse: qual’è il mercato per i servizi all’industria cinematografica? Quali sono le opportunità di crescita? Ecc…
3) riunire ad un unico tavolo di confronto gli attori principali del settore del credito all’industria cinematografica insieme ai rappresentanti del Programma MEDIA e della Banca Europea degli Investimenti al fine di indirizzare le azioni future del Programma MEDIA in merito all’incentivazione dell’accesso delle case di produzione al capitale di prestito.
Conformemente a tali obiettivi lo studio è stato suddiviso in tre fasi attuatesi tra novembre 2008 ed aprile 2009:
1) Raccolta dei dati, comprensiva di un’indagine circa la produzione di ciascuno dei 32 paesi che partecipano al Programma MEDIA dell’Unione Europea e delle interviste ai rappresentanti di banche, delle loro affiliate e dei fondi di garanzia, con lo scopo di delineare sia i principali servizi finanziari erogati da queste istituzioni che la gamma di modelli di finanziamento attualmente in uso.
2) Organizzazione di una tavola rotonda, che ha avuto luogo a Londra il 21 aprile 2009 ed ha visto la presenza di circa 25 partecipanti tra rappresentanti di banche e loro affiliate, di fondi di garanzia, del Programma MEDIA, della Banca Europea degli Investimenti e di Peacefulfish e diversi esperti indipendenti.
3) Revisione della bozza intermedia dello studio sottomessa alla Commissione prima della Tavola Rotonda, prestando particolare attenzione a perfezionarne le conclusioni e le raccomandazioni tenendo conto delle idee emerse in tale sede.
Pertanto, da questo studio può essere dedotto molto circa le relazioni fra banche e produttori, fermo restando che un’analisi dei servizi bancari all’industria cinematografica svolta dal punto di vista di chi produce potrebbe essere intrapresa quale supplemento a questo studio, al fine di delineare un quadro più ampio dell’incidenza del credito sull’industria audiovisiva nel suo insieme.
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