Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Si chiama “The Space” ed è destinato a rivoluzionare il concetto di sala cinematografica, storicamente legate esclusivamente alla fruizione di film. Nato dalla joint venture tra Warner Village e Medusa Multicinema (con la fusione quindi di 21 partners), suo leader sarà Alessandro Benetton con il 51% delle quote. Il restante 49% è invece nelle mani del gruppo Mediaset.
L’ideatore, nonché presidente e amministratore delegato del nuovo circuito, Giuseppe Corrado, ha inoltre illustrato, durante la presentazione ufficiale avvenuta a Roma lo scorso 29 ottobre, come “The Space” miri ad essere un progetto altamente innovativo. Innanzitutto nel rapporto tra esercente e distributore: “Un film che incassa 20 milioni non può costare all’esercente come un altro che potenzialmente ne incassa solo due – ha dichiarato Corrado –. Con questo non dico che si cambieranno i contratti di noleggio ma verranno istituiti sicuramente dei premi legati alla resa delle copie nel nuovo circuito.”
La marginalità economica delle sale cinematografiche è infatti ormai molto bassa, a causa proprio degli elevati costi di gestione: obiettivo di “The Space” sarà quindi quello di proporre nuovi servizi che possano attirare il grande pubblico ed essere capaci di canalizzare ulteriori introiti all’interno delle singole sale. Spazio quindi alla diffusione via satellite dei grandi eventi sportivi (dal calcio al rugby, dalla moto GP alla vela) e all’apertura di negozi specializzati di film e musica, punti di ristoro, oltre all’offerta di numerosi servizi gratuiti quali parcheggi o baby sitting. L’investimento nella multimedialità permetterà, inoltre, di dotare ogni complesso di schermi digitali per la proiezione di pellicole in 3D, che negli ultimi mesi registrano un fatturato in continua ascesa.
A pochi giorni dalla nascita, “The Space” Cinema già si attesta primo operatore del mercato italiano con un market share del 15,5% che sale al 30% considerando i multisala, le 24 strutture sul territorio nazionale per un totale di 242 sale cinematografiche, un potenziale box office di 15-16 milioni di biglietti ogni anno e un fatturato di circa 125 milioni di euro.
Suoi diretti concorrenti rimangono l’UCI Cinema (con il 10,4% del mercato) e il colosso francese UGC con il 3%. A seguire, società molto più piccole che controllano il restante 70% del mercato.
Ma cosa cambierà in sostanza per lo spettatore?
Dal punto di vista grafico, i cinema dovranno attrezzarsi quanto prima a sostituire loghi e merchandising. Il nuovo logo del circuito, ideato da “fabrica”, bottega creativa del gruppo Benetton, dovrà infatti campeggiare come insegna all’ingresso e su tutti i materiali distribuiti al pubblico, dai biglietti al sacchetto di pop corn, e sarà inoltre continuamente modificato a seconda del tipo di film proiettato in sala.
Dal punto di vista economico, molte sale si stanno già adoperando per non aumentare il biglietto di ingresso evitando così di far ricadere i costi di gestione sull’acquirente finale. Si punterà piuttosto ad una diversificazione del costo: 4 euro per uno spettacolo infrasettimanale, carnet promozionali da spendere durante la settimana, fino ai 7-10 euro per uno spettacolo nel weekend o in 3D.
Numerose inoltre le novità per quanto riguarda i contenuti: all’interno dei multisala sarà infatti possibile partecipare a concorsi a premi per votare il miglior trailer, la migliore pubblicità o il miglior film e ampio spazio verrà destinato anche ai film in lingua originale e a pellicole provenienti da Paesi in via di sviluppo.