lux mirabilisPubbliche Amministrazioni, imprese locali, hanno cominciato realmente a prendere coscienza della necessità di offrire, nel quadro di strategie improntate sull’efficienza, una informazione culturale più articolata ed esaustiva che le singole istituzioni si propongono di raggiungere.
La progressiva acquisizione della consapevolezza della necessità di rendere simmetrico il rapporto tra cittadino e istituzione, abbandonando una tipica filosofia piramidale dominante per più di un secolo, ha sostanzialmente mutato gli approcci e le prospettive del lavoro da compiere per collegare cittadini ed istituzioni.
Per rendere possibile il cambiamento non è stato sufficiente incidere sul singolo, ma necessario immaginare un modello organizzativo completamente nuovo che ha fatto giustizia, una volta per tutte, dei modelli piramidali e che ha trovato il proprio fondamento nella forte coesione tra politiche amministrative locali e istituzioni religiose territoriali.
In questa prospettiva il Museo Diocesano di Mazara del Vallo (TP), per decenni rimasto, salvo rarissime eccezioni, spazio fruibile esclusivamente dagli addetti ai lavori, oggi estende la propria offerta culturale all’intera cittadinanza, legando a quest’ultima la stessa sopravvivenza, interessandola alle proprie opere esposte, coinvolgendola nell’attuazione di progetti ed iniziative future. Finalmente gli è stato riconosciuto un ruolo nello sviluppo sociale e culturale della collettività e gli è stato chiesto di assumere obbiettivi più vasti e di maggior valore.
La mostra“Lux Mirabilis. Splendori per l’arte Liturgica”, programmata  presso il Museo Diocesano di Mazara del Vallo(TP), dal 15 Dicembre fino all’8 Gennaio 2010, rappresenta un primo passo in questa direzione.
Essa comprende l’esposizione di un ternario di sacri parati di età barocca provenienti dalla Chiesa Matrice di Partanna (TP), nota sotto il titolo di Chiesa del Purgatorio.
Il direttore del Museo Diocesano la dott.ssa Francesca Paola Massara ha sottolineato: “Si tratta di opere d’arte liturgica mai esposte al pubblico,che rivestono un rilevante interesse per la rara iconografia nel ricamo: nel raffinato contesto botanico si inserisce la rappresentazione dell’anima purgante, molto rara nei tessuti”. 
L’esposizione delle opere si accompagna alla valorizzazione, mediante l’installazione di particolari luci a led, di un inedito calice argenteo donato dal vescovo mons. Domenico Mogavero; manufatto inedito,di produzione palermitana del 1691.
«Lux Mirabilis» rappresenta il primo appuntamento sperimentale del progetto «Ospiti del Museo» che prevede una serie di iniziative periodiche incentrate sull’accoglienza di singole opere (o piccoli gruppi di opere) particolarmente significative, per l’eccezionale valore artistico, religioso o simbolico. Questi manufatti verrebbero esposti al Museo per mostre temporanee, catalizzando studi scientifici e programmi didattici. 

Gli scopi dell’iniziativa sono molteplici: creare un rapporto privilegiato tra il Museo ed il territorio diocesano, diffondendo un clima di collaborazione nella circolazione della cultura; valorizzare risorse artistiche inedite, legate alla storia ed all’identità della regione Sicilia; approfondire scientificamente lo studio storico e storico-artistico delle opere di arte sacra attraverso gli strumenti metodologici della critica moderna; potenziare il ruolo del Museo come soggetto formativo, vettore di conoscenza e polo di aggregazione.
“Una delle sfide pastorali più urgenti del nostro tempo – ha dichiarato mons. Mogavero – è quella del recupero del valore della memoria, delle radici cristiane della cultura del bene e del bello che tutti abbiamo ricevuto in dono. L’impegno pastorale che la nostra Chiesa locale sta facendo con il Museo Diocesano è in questa precisa direzione.
Il Museo mantiene “visitabili” i segni della presenza di Dio, mantiene “disponibili” quelle “cose della fede” che nella loro bellezza dicono insieme la santità di Dio e la speranza dell’uomo.”