Guerrilla virale polisensoriale emozionale

tinoferrari 

“L’obiettivo del marketing non convenzionale è quello di sorprendere il pubblico attraverso un’azione che rompe gli schemi, al fine di rendere memorabile il prodotto, il luogo o il brand protagonisti della campagna”.
Tino Ferrari è un esperto di marketing non convenzionale e docente di Comunicazione d’impresa all’Università di Bologna. La sua passione per l’insegnamento e il rapporto stimolante instaurato con i suoi allievi l’hanno convinto a realizzare questa guida sulle nuove forme di marketing.Il libro, infatti, nasce dagli esempi e i commenti delle lezioni, e spiega cos’è e come si è sviluppata la comunicazione non convenzionale.
Il volume di Ferrari si apre con le basi del guerrilla marketing, termine coniato da Jay Conrad Levinson per indicare un insieme di tecniche di comunicazione innovative e a basso costo finalizzate a sorprendere il pubblico, attirare l’attenzione dei media e generare un effetto spontaneo di passaparola.
Con numerosi esempi pratici, l’autore spiega poi le varie tecniche utilizzate nel settore come lo stickering, l’ambush marketing, i flash mob, i temporary shop e gli ambiti applicativi non aziendali come il guerrilla gardening o quello non-profit.
Nell’era del marketing 2.0, il flusso continuo e indistinto d’informazioni pubblicitarie ospitate dai vecchi media non ha più il potere di richiamare l’attenzione dei consumatori, che quindi percepiscono l’insieme dei messaggi come una massa uniforme e non catalizzante.
Sono stati i brand illuminati  a utilizzare per primi le tecniche del marketing virale, termine chic per indicare il passaparola. L’autore, ricorda inoltre come i primi grandi successi, in realtà, abbiano origini antiche come il Cristianesimo, Islamismo, Ebraismo, Taoismo, Confucianesimo e Buddismo: credenze diffuse spontaneamente per passaparola.
Il presupposto alla base di ogni attività di viral è l’idea che ogni persona sia al centro di una sfera d’influenza costituita da un ambiente lavorativo, un nucleo familiare, una rete di relazioni più allargate che possono espletarsi off e online. L’obiettivo, quindi, non è colpire direttamente il bersaglio, ma fare in modo che siano altri a farlo per noi.
Come il buzz marketing, parola che onomatopeicamente richiama il ronzio delle api, e che consiste nello stimolare le persone a parlare di un prodotto tramite i buzz agent, persuasori occulti che dispensano consigli.
Le nuove forme di marketing cercano anche il coinvolgimento emozionale del consumatore attraverso l’uso dei sensi per stimolare un consumatore in crisi da iperinformazione e iperconsumo.
E’ questo il caso del marketing polisensoriale, dove muore il consumatore tradizionale ed entra in gioco il polisensualismo: non si tratta più di un soddisfacimento di un bisogno, quanto piuttosto di un mix di sensazioni oggettive e irrazionali in grado di giocare un ruolo molto importante sulla scelta finale.
Da questa gratificazione emotiva legata al consumo, nasce il marketing esperienziale-emozionale, una strategia mirata ad avvolgere e coinvolgere il consumatore in esperienze uniche e memorabili, facendo leva sui bisogni immateriali di tipo edonistico, ludico e simbolico, dove la stessa espressione consumatore diventa obsoleta perché implica una materialità che non è più preponderante nel processo d’acquisto di un bene.
L’autore, infine, dopo averci guidato con mano in questo viaggio non convenzionale, conclude questo utile e moderno manuale con una raccolta di massime e consigli pratici per affrontare la famosa “modernità liquida” spiegata da Bauman, in cui tutto scorre, tutto stanca e sopravvive solo chi sa adattarsi in fretta.

Marketing e comunicazione non convenzionale.
Guerrilla virale polisensoriale emozionale
Di Tino Ferrari
Clueb euro 18
ISBN 978-88-491-3277-9