frigolandiaSi è conclusa lo scorso 28 febbraio a Perugia la mostra “Frigolandia: passato e futuro dell’arte mai vista” (13-28 febbraio 2010, Ex Chiesa della Misericordia, Perugia); una mostra dedicata ad una realtà artistica “minore” da sempre relegata ai margini rispetto all’alta produzione artistica di musei e gallerie: il fumetto.
Un evento singolare nel capoluogo della regione che ospita la macro-Repubblica di Frigolandia, una realtà sospesa a metà strada tra Perugia e Spoleto – Giano dell’Umbria per l’esattezza – nata nel 2006 da un progetto-sogno ideato da Vincenzo Sparagna, fondatore nel 1979 insieme ad Andrea Pazienza, Stefano Tamburini e Tanino Liberatore, della storica rivista di settore “Frigidaire”.
La mostra ha presentato un excursus di tutta la produzione della rivista dalle prime tavole di Sparagna, Pazienza, Tamburini, Liberatore, Filippo Scozzari, Massimo Mattioli fino alle ultime produzioni degli emergenti Giuliano Cangiano, Ciro Fanelli, Ivan Manuppelli e altri ancora. Un’occasione per far conoscere e presentare al pubblico l’Arte Mai Vista di coloro che hanno iniziato e stanno sviluppando la storia del fumetto italiano, e accogliere al suo interno eventi collaterali come performance, video, musica e letture.
Successivamente alla morte per overdose di Stefano Tamburini e Andrea Pazienza, alla fine degli anni Ottanta, per “Frigidaire” inizia un periodo di gravi difficoltà dovute ai tagli finanziari attuati nei confonti della rivista, ormai in una posizione scomoda e contraria all’interno del sistema sociale italiano.
Fu così che Vincenzo Sparagna si vide costretto ad abbandonare Roma per trasferirsi definitivamente in Umbria, dove diede vita alla Repubblica di Frigolandia (letteralmente la terra di “Frigidaire”). Centro d’incontro, scambio e produzione per disegnatori ed artisti, Frigolandia è un vero e proprio laboratorio dove fantasia e creatività fanno da padrone, e dove si affermano teorie e principi del movimento del Maivismo, teorizzato da Sparagna e Pazienza durante gli anni Ottanta con un’ironica pubblicazione del Manifesto della Pittura Mai Vista nel 1985.
Per Arte Mai Vista si intende tutta quella produzione artistica celata dietro il mercato istituzionale e l’immaginario accademico che, paradossalmente, arriva maggiormente a contatto col grande pubblico attraverso la sua moltiplicazione seriale in libri e riviste: l’arte della quale non si ha coscienza perché al di fuori delle definizioni convenzionali. Seppur relegata ad un ristretto settore, quest’arte prende ispirazione dai movimenti sociali dell’epoca in cui vive, assumendo il ruolo di arte popolare e d’intrattenimento.
Nel 2007 all’interno del territorio di Frigolandia, Sparagna inaugura il Museo Laboratorio dell’Arte Mai Vista, accanto alla redazione e all’archivio di “Frigidaire”.
Il Museo raccoglie tutta la produzione delle riviste fondamentali, a partire da “Frigidaire” fino a “Il Male”, “Frìzzer”, “Il Lunedì della Repubblica”, “Il Nuovo Male”, “La Piccola Unità”, ecc. Attraverso il laboratorio viene dato spazio alla libera intuizione e all’invenzione degli artisti che qui si riuniscono organizzando incontri, seminari, rassegne e progetti, all’interno di un’atmosfera assolutamente gioiosa e anticonvenzionale.
Nonostante non goda di appoggi istituzionali, a Frigolandia si sta realizzando un sogno, in nome della vera Libertà creativa, che tenta di essere percepita e compresa oltre i limiti concettuali della denuncia, della provocazione e dell’estetica tradizionale.

Approfondimenti:
www.frigolandia.eu