vietatonontoccareLa volontà sempre più diffusa di dinamizzare e democratizzare le strutture museali, per renderle laboratori di educazione culturale e civile accessibili a tutti, ha determinato l’elaborazione di progetti allestitivi innovativi e sempre più coinvolgenti.
Una delle frontiere di ricerca più interessanti al riguardo è rappresentata dalla creazione di percorsi museali di tipo sinestetico ed esperienziale, nei quali si stimola nel visitatore una fruizione sensoriale espansa che trascenda la mera visione delle opere esposte. Percorsi tattili, olfattivi e sonori, così, completano o in alcuni casi sostituiscono la tradizionale fruizione visiva delle esposizioni museali.
Su questa linea di ricerca si colloca, ad esempio, la mostra “Vietato non toccare” inaugurata il 27 febbraio 2010 presso la Sala Esposizione della Cittadella dei Musei di Cagliari e visitabile fino al 28 marzo, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. La mostra, organizzata dall’Ufficio Disabilità dell’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con l’Ufficio Disabilità dell’Università degli Studi di Siena, si configura come un laboratorio museale tattile, uditivo e olfattivo avente come finalità principale quella di esemplificare le buone prassi da adottare nella
progettazione degli ambienti dedicati all’arte e alla cultura tramite l’abbattimento di qualsiasi tipo di barriera, architettonica o sensoriale. L’ambito scientifico oggetto del percorso è l’archeologia preistorica, presentata con forte intento divulgativo nelle sue principali valenze di carattere cronologico, materiale e culturale. All’entrata della mostra i visitatori sono invitati a bendarsi e successivamente, in gruppi di due o tre persone, si affidano ad una guida che li condurrà in un percorso nell’oscurità da esplorare con il tatto (è prevista la manipolazione di reperti archeologici riprodotti fedelmente) e da percepire con l’udito e l’olfatto. É evidente come una simile esperienza consenta da un lato la fruizione della mostra da parte di persone diversamente abili ma, allo stesso tempo, si riveli una formidabile possibilità di conoscenza anche per le persone normodotate che inoltre, in questo modo, possono mettersi nei panni di tutti coloro che nella loro quotidianità non possono fare affidamento a livello cognitivo sull’uso armonico dei cinque sensi.
La prima edizione della mostra venne inaugurata nel 2004 presso lo storico Palazzo Patrizi a Siena e, prima di approdare in Sardegna, è stata allestita in diverse altre città italiane, riscuotendo sempre un notevole successo di pubblico. Non bisogna dimenticare, inoltre, che proprio nello stesso anno venne approvata la cosiddetta “Legge Stanca” (Lg. 9 gennaio 2004, n.4) che regola l’accessibilità dei disabili a servizi e luoghi pubblici e quindi anche ai musei. Dal settembre del 2008, inoltre, “Vietato non toccare” ha anche una sede fissa all’interno del LAU (Laboratorio
dell’Accessibilità Universale) presso Palazzo Grisaldi del Taja a Buonconvento, grazioso borgo di origine medievale in provincia di Siena. Il LAU, laboratorio unico nel suo genere in Italia, è stato finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e riconosciuto dal Ministero per la Solidarietà Sociale per il suo carattere esemplare. Il centro si configura come un luogo di progettazione partecipata per la realizzazione di soluzioni creative e comunicative universali ed accessibili, con particolare attenzione per la difesa dei diritti delle persone diversamente abili.
Realizzare una fruibilità generalizzata di spazi e servizi, anche di tipo culturale ed educativo, significa quindi rispettare i valori più profondi dei principi costituzionali di pari opportunità e uguaglianza.
Approfondimenti:
www.sardegnaturismo.it
http://www.unica.it/~disabilita/vietato_non_toccare.htm
www.unisi.it/vietatonontoccare/