Fornire un ambiente di progettazione condiviso per tutti i creativi d’Italia, in particolare nel mezzogiorno, dove le idee faticano di più a realizzarsi compiutamente, per supportare la realizzazione di un progetto che contribuisca alla crescita economica del territorio sede del progetto stesso. E’ questo l’obiettivo che si propone Kublai, il network virtuale dei creativi, il cui nome prende in prestito quello dell’imperatore Kublai Kan, citato da Marco Polo nel Milione e da Calvino nelle Città invisibili, sovrano di un territorio così esteso da non esser interamente conosciuto, ed è usato, quindi, come metafora del contatto tra Ministero e giovani creativi.
Kublai nasce nel 2008 come ambiente di progettazione promosso dal Laboratorio per le politiche di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico. Il network si presuppone di creare un ponte tra know how e creativi in Italia, per aiutarli a produrre progetti – ovvero sia eventi che imprese nell’ambito di arti, cultura, moda, design, comunicazione e software – che contribuiscano allo sviluppo del territorio. Per ‘progetto’, specifica il sito di Kublai, si intende un’attività realizzabile in tempi relativamente brevi, con costi realistici e risorse umane individuate. Non vengono però erogati fondi pubblici, ma viene offerta assistenza alla progettazione da parte di economisti del Dipartimento di politiche di sviluppo. Kublai, inoltre, mette a disposizione un’interfaccia fra i progetti creativi e gli strumenti finanziari per realizzarlo, non solo politiche pubbliche di sviluppo, ma anche venture capital, banche locali, fondazioni e così via.
“Kublai non finanzia, anche se in alcuni casi può aiutare i progettisti a trovare alleati sul piano finanziario. – sottolinea Aberto Cottica, project leader di Kublai in un’intervista sul sole24ore ‘Nova’ – Questo è importante per noi, perché vogliamo avere rapporti con i creativi interessati a crescere e a imparare, non con chi è solo alla ricerca di contributi pubblici. I rapporti che abbiamo nel nostro social network ‘pagano’ in termini di crescita personale e professionale, non in termini di accesso alle risorse”.
Kublai crea inoltre una community di creativi mediante un network che sfrutta i nuovi strumenti partecipativi e di comunicazione messi a disposizione da internet. Attraverso il contributo di più individui da tutta Italia, è convinzione dei promotori di Kublai, il progetto di ogni persona può ricevere nuovi impulsi. Gli strumenti a disposizione su questa piattaforma sono vari, dalla partecipazione alla community, al blog, a Facebook, al ‘Porto dei creativi’, un mondo creato apposta in Second life per abbattere le barriere geografiche ed in cui sviluppare la comunicazione in tempo reale.
Tutte le attività svolte all’interno del social network di Kublai intendono portare il creativo dall’idea alla stesura di un documento di progetto, l’elemento che considera obiettivi, tempi, costi ed impatto sul territorio. Questo è il prodotto della collaborazione con il social network, il documento che non solo racchiude l’idea, ma che la colloca in un piano organico di realizzazione, che prenda in considerazione tutti gli aspetti in gioco. E’ questa la fase più importante di supporto che offre Kublai, fornendo il coaching degli economisti del Dipartimento di politiche di sviluppo per rendere il documento valido agli occhi di potenziali finanziatori e partners.
Per partecipare a Kublai è sufficiente iscriversi e proporre la propria idea, intorno alla quale si svilupperà una community di creativi interessati che contribuiranno a dare consigli e suggerimenti. Lo staff di Kublai segue i progetti in tutte queste fasi.
Tutti i documenti progettuali presentati su Kublai potranno concorrere al Kublai award, che premia l’idea più meritevole e meglio presentata nella community. Inoltre, per permettere una maggiore circolazione delle idee, il social network di Kublai rilascia tutti i progetti sotto licenza creative commons 2.5 attribuisci-non commerciale.