In Abruzzo è finalmente venuto il momento di progettare il futuro, di programmare la rinascita materiale ed immateriale dei luoghi. Uscita di scena la Protezione Civile, infatti, e sostanzialmente superata la fase della prima emergenza, si pone ora, per Regione, Provincia e Comuni colpiti dal sisma, il problema di definire contenuti e regole per la ricostruzione del patrimonio pubblico e privato, dando attuazione a quanto già stabilito nei decreti del Commissario Straordinario (il presidente delle Regione), coadiuvato dall’Unità di Missione di recente costituzione.
Il tema non è di poco conto perché si tratta di ripensare anche radicalmente l’assetto del territorio, la localizzazione ed il funzionamento delle attività, il che pone naturalmente non solo questioni legate alla dimensione fisica degli interventi, ma anche a quella del senso e del con-senso rispetto alle operazioni da attivare. E’ ormai chiaro che il processo di ricostruzione da avviare deve essere condiviso dagli operatori economici e dalla comunità locale (che ne rappresentano i principali attuatori) e deve porsi obiettivi di sviluppo, definendo nuovi scenari di crescita – sicura e sostenibile – per l’intero sistema territoriale aquilano.
A tal fine, l’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e l’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici (ANCSA) hanno siglato un accordo di cooperazione per l’attivazione di un Laboratorio Urbanistico per L’Aquila (LuAq). Lo scopo è quello di fornire alle amministrazioni locali un contributo di carattere essenzialmente metodologico, attraverso il dibattito tra esperti, tecnici, amministratori  e portatori di interessi locali, in una delicatissima fase di programmazione della ricostruzione. Il Laboratorio si offre come luogo di incontro e di scambio, per la cultura urbanistica nazionale ed internazionale,  sul tema della ricostruzione di luoghi di eccezionale valore non solo sotto il profilo storico-architettonico, ma anche economico, sociale e culturale, e si propone come punto di riferimento nel corso del tempo di attuazione ed implementazione degli interventi: raccogliendo e diffondendo conoscenza; operando una ricognizione delle risorse esistenti; coinvolgendo figure di rilievo del mondo culturale e professionale; proponendo soluzioni applicative ed operative ai diversi problemi che la ricostruzione di questo importantissimo sistema di centri storici pone.
Nell’ambito di questa attività, è stata programmata una serie di workshop tematici ad inviti con lo scopo di individuare criticità e proposte, da svolgersi all’Aquila. Ad esempio, il seminario del 27 maggio su “La ricostruzione dei centri storici” coordinato dalla prof.ssa Manuela Ricci (direttrice di Focus, centro di ricerca  della Sapienza, Università di Roma che si occupa specificamente della valorizzazione dei centri storici minori ) e dal prof. Walter Fabietti (docente di urbanistica all’Università di Chieti ed esperto di politiche di prevenzione antisismica), che guarda all’intero sistema territoriale dei centri storici dell’Aquilano e si focalizzerà sui temi della ricostruzione nella logica della prevenzione, del riavvio dello sviluppo economico, della costruzione degli strumenti di intervento (perimetrazioni e piani di ricostruzione).
All’incontro interverranno esperti e professionisti che si confronteranno sulle criticità che il tema pone sia in termini generali, la ricostituzione di un luogo “annullato” da un evento catastrofico, che peculiari, in relazione all’individuazione, da parte del Governo e del Commissario Straordinario, di specifici strumenti di intervento e di sostegno.

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