Il volume “Fra le immagini” di Raymond Bellour è una raccolta di saggi che hanno come tema centrale quello dell’immagine, intesa nelle sue più diverse espressioni.
Le pagine ripercorrono l’evoluzione che questa ha subito negli anni, dalla fotografia, al cinema fino ad arrivare al video e alle più innovative forme audiovisive, così che l’oggetto dell’analisi incarna un passaggio, ma anche un luogo fisico, mentale e molteplice.
Il momento clou di questa evoluzione è però segnato dall’avvento del video, che ha significato un nuovo tempo dell’immagine, e Thierry Kuntzel e Jean-Luc Godard sono stati pionieri di questo nuovo strumento visivo.
Il libro “Fra le immagini”, componendosi di tanti contributi raccolti negli anni, sembra mancare di linearità e scorrevolezza: questo perché non si propone di fornire teorie o di ordinare categorie, quanto piuttosto di offrire al lettore uno sguardo attento su quel che è l’ambito dell’immagine nelle sue varie sfaccettature.
I primi tre testi fungono allora da introduzione: si parte dall’analisi del film e del cinema, per proseguire con un omaggio dell’autore a Thierry Kuntzel, in cui si pone l’attenzione sull’innovazione del video che, nel terzo saggio, viene inevitabilmente relazionato con la televisione.
La seconda sezione del volume è dedicata a fotografia e cinema, e pone in risalto la forte interconnessione dei due ambiti: dapprima la fotografia ha stimolato la nascita del cinema, ma poi quest’ultimo ha voluto sperimentare rivolgendosi all’arte della camera oscura.
Una parte del libro considera invece la trasformazione dell’analogia fotografica operata dal video attraverso alcune opere chiave, come La Peinture Cubiste o Il Mistero di Oberwald, che hanno saputo legare cinema e video.
Uno studio è poi rivolto all’installazione. In esso si pone in rilievo come, appartenendo tali opere alla galleria o allo spazio espositivo, sfuggono alla diffusione televisiva, ma sono le uniche ad incarnare il ‘passaggio’ dell’immagine, in quanto lo spettatore compie un movimento fisico nello spazio per ammirarle,  tanto da potervisi immergere.
La parte conclusiva di “Fra le immagini” è costituita da tre saggi che ripercorrono infine tutto ciò che ha preceduto l’avvento del video, proprio per esaltarne il ruolo incisivo svolto. Grazie ad esso, secondo l’autore Bellour, il cinema si è evoluto ritrovando l’intimità, l’emozionalità e la soggettività propria dell’esperienza letteraria.
Foto, Cinema, Video: dei tre elementi il primo è l’unità minima, mentre il terzo è il futuro e il potenziale. Il cinema, che è nel mezzo, subendo l’influenza dell’una e dell’altro, non potrà che trasformarsi.

Fra le immagini
Fotografia, cinema, video
Raymond Bellour
Bruno Mondadori 32,00 euro
ISBN 978-8842-4202-55