La storia fa un tuffo nella tecnologia, e Pompei  diventa più ricca ed emozionante.
L’area archeologica pompeiana ha, infatti, recuperato lo scorso primo giugno due nuovi tasselli mancanti, due splendide domus sull’asse viario più importante della città sepolta, la via dell’Abbondanza . La prima è la dimora di Giulio Polibio, una delle case più grandi e interessanti  che si incontravano nell’antica Pompei, a metà circa della celebre via. La seconda è la famosa casa-panificio dei Casti Amanti, venuta alla luce nel 1987 e da allora negata ai visitatori.
Finora, infatti, l’abitazione del ricco panettiere pompeiano, che ha preso il nome da una scena dipinta sulle sue pareti raffigurante una coppia che si scambia un lungo e ingenuo bacio, non appariva nemmeno nelle guide turistiche della città. Ora la domus dei Casti Amanti è un cantiere di  scavo “trasparente”, dove i visitatori hanno la possibilità di assistere in diretta al lavoro dei restauratori e degli archeologi. Un cantiere unico al mondo, un evento capace di soddisfare il desiderio di conoscenza dei visitatori.
L’iniziativa, promossa da Marcello Fiori, commissario delegato per l’emergenza nell’area archeologica di Napoli e Pompei, fa parte del progetto “Pompei viva” che prevede una serie di iniziative che  intendono far conoscere, tutelare e valorizzare un sito archeologico dal fascino straordinario. Una città simbolo di una grande tragedia ma anche una città viva, che racconta se stessa e i suoi abitanti, quella proposta dal programma di valorizzazione della città sepolta.
La visita alla domus di Giulio Polibio è un percorso didattico, il primo definito “multisensoriale”. Ad accogliere il visitatore è, infatti, l’ologramma del padrone di casa, un ricco liberto, il cui aspetto è stato ricostruito su base scientifica, utilizzando i corpi trovati nell’edificio. È la voce ricostruita dello stesso Giulio Polibio ad accompagnare i visitatori negli ambienti più importanti della sua abitazione fino all’ultima stanza, la più emozionante e la più carica di storia. Essa fu, infatti, l’inutile rifugio al momento dell’eruzione di Polibio e dei suoi familiari tra cui una giovane donna incinta al nono mese, che appare anch’essa al pubblico sotto forma di ologramma. Un percorso di circa un’ora che offre ai visitatori la possibilità di conoscere l’architettura, gli affreschi, le suppellettili, gli arredi, le piante e gli uccelli del giardino e, soprattutto,  gli abitanti della casa, la loro quotidianità  e i loro affetti. Oltre alla voce narrante il visitatore può ascoltare un’installazione sonora denominata “Opera Regio IX”, che riproduce suoni e rumori di quel 24 ottobre del 79 dopo Cristo. Un percorso ricco di informazioni e curiosità, una visita piena di mille sorprese. Inaspettato , infatti, il video in 3D che mostra il restauro digitale di decine di affreschi, la ricostruzione virtuale di tutta la dimora, l’animazione dell’eruzione e del suo impatto sull’abitazione. Una casa ancora “viva”, una famiglia un attimo prima della catastrofe, una storia esemplare per l’intera città antica. Nuovissima, poi, la tecnologia adottata da PFMmultimedia per l’ideazione e la progettazione dei due ologrammi. Non più la proiezione di una immagine 3D su un tradizionale schermo invisibile e solido, ma su di un supporto invisibile e gassoso . L’ologramma così ottenuto risulta etereo e suggestivo.
La visita ai Casti Amanti offre, invece, l’opportunità di vivere in diretta l’emozione della scoperta archeologica perché si possono vedere al lavoro archeologi  e restauratori. Un sistema di passerelle sospese consente di osservare dall’alto, in perfetto stato di conservazione, il forno della panetteria, le due stalle con scheletri di animali, un giardino ricostruito alla perfezione  e meravigliosi affreschi e mosaici. I lavori archeologici sono visibili anche da via dell’Abbondanza attraverso dei pannelli trasparenti. Una serie di tecnologie multimediali riproduce virtualmente la funzione dei vari ambienti.
Pompei è più ricca, la città sepolta è ancora viva. Insomma, la tecnologia multimediale rende Pompei ad alto gradimento.