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Progettare la presenza in rete: le aziende dal marketing alla collaborazione
Che Internet e le online communities siano ormai una realtà affermata è noto, tuttavia Mafe de Baggis nel suo libro “World Wide We” offre preziose considerazioni rivolte alle aziende che intendono usufruire delle potenzialità di questi strumenti.
Il concetto di Rete che “siamo noi, noi e voi: è fatta di persone collegate le une alle altre da interessi, valori, linguaggi, consuetudini e affetto”, la definizione di “social network” inteso sia come strumento che come gruppo di persone, la convinzione che tecnologia sia un fattore abilitante e che l’innovazione non sia di carattere tecnologico ma sociale, costituiscono le basi dell’analisi sviluppata nel libro.
“World Wide We” si propone come un “community training” che introduce le aziende alle online communities e fornisce indicazioni sulle strategie e sulle azioni da intraprendere per avventurarsi in questo spazio virtuale. Nonostante si prospetti una forma di “socializzazione in rete” con regole molto diverse da quelle della comunicazione di massa, le motivazioni a sostegno di questa scelta sono molteplici. La corretta utilizzazione dei social network può permettere alle aziende di raggiungere un “risultato utopico” che da un lato soddisfa gli obbiettivi tipicamente aziendali (profitto, notorietà, etc…) e dall’altro risponde alle esigenze del consumatore. In una realtà in cui sono le persone che influenzano direttamente le campagne di comunicazione e l’immagine delle aziende, un approccio strategico nei confronti di questo mezzo, che presenta costi ridotti, può rappresentare una variabile in grado di fare la differenza.
La prospettiva è quella di una “azienda con le orecchie” che, dopo aver monitorato i feedback dei clienti, sviluppa un piano evolutivo in sintonia con la felicità presunta dei consumatori. In termini operativi l’organizzazione dovrebbe porsi in ascolto all’interno delle communities relative al loro prodotto e successivamente elaborare forme di comunicazione che parlano lo stesso linguaggio dei fruitori. In un contesto digitale, l’iter migliore prevede secondo l’autrice “ascolto, presenza, informazione e servizio”. Una delle tesi fondanti nel volume è la convinzione che internet sia “uno strumento di comunicazione che deve essere visto in un’ottica di continuità con il passato non di rottura” e che le comunità virtuali siano un’opportunità da non farsi sfuggire per le aziende.
La scelta di questa strategia presuppone l’individuazione di un chiaro scopo da parte dell’azienda (esterno al social media) e la consapevolezza che tramite le community si possono raggiungere obbiettivi qualitativi e non quantitativi. Fondamentale inoltre distinguere le communities dalle più comuni tipologie di comunicazione di una determinata società in quanto il loro reale valore si manifesta quando sono i consumatori a discutere volontariamente di un certo prodotto.
Secondo quanto sostiene Mafe de Baggis, la gestione delle comunità virtuali non è un compito facile, considerata l’imprevedibilità e la complessità del fenomeno. Le dettagliate indicazioni fornite dall’autrice, tuttavia, possono guidare a seguire questa strategia che si prospetta di grande successo.
World Wide We
Progettare la presenza in rete: le aziende dal marketing alla collaborazione
Mafe de Baggis
Apogeo 15,00€
ISBN: 9788850328802