Luoghi da scoprire e che sorprendono, meno noti ai più e fuori dai circuiti classici. Paesi immersi nella natura e ricchi di enogastronomia come Gragnano e Agerola si presentano come dei piccoli comuni arroccati sui Monti Lattari in posizione strategica per una visione panoramica e “spettacolare” della  penisola Sorrentina e  Amalfitana.
Gragnano, conosciuta come la città della pasta, ha una produzione fiorente, iniziata nel XVI secolo con la nascita di alcuni pastifici a conduzione familiare e incrementatasi fortemente nel secolo successivo, grazie anche al clima favorevole, tanto da occupare una gran parte della popolazione del luogo nella produzione dell’”oro bianco”.

L’industria pastaia venne aiutata da 30 mulini ad acqua, i cui ruderi si trovano oggi nella cosiddetta “valle dei mulini“, nel centro storico della cittadina. L’epoca d’oro della pasta di Gragnano è l’Ottocento, secolo durante il quale sorsero grandi pastifici, non più a conduzione familiare, che si protraevano lungo via Roma e piazza Trivione che diventarono così il centro di Gragnano: la lavorazione della pasta prevedeva infatti l’esposizione all’aperto, lungo la strada, dei maccheroni affinché essiccassero.
Oggi i pastifici, che conservano le buone caratteristiche della tradizione, puntano ad una produzione di qualità e propongono iniziative e itinerari turistici alla scoperta della produzione di quella pasta che ha reso Gragnano famosa in tutto il mondo (tra cui la “Festa della Pasta” tenutasi a Settembre che ha visto anche ospiti canore di elevato spessore come Noa e Fiorella Mannoia). Oggi Gragnano è conosciuta anche come la città del vino e la città del panuozzo (una specialità alimentare nata nella metà degli anni ’80), a conferma della vocazione enogastronomica che si è andata consolidando nel tempo.

Solo a pochi Km di distanza, sulla strada per Agerola, lasciando – per un po’- i piaceri della tradizione e del palato, si rimane rapiti ed affascinati da panorami di rara bellezza: spettacolari scorci di due delle costiere più famose al mondo (Sorrentina e Amalfitana) con una visione che, nei giorni senza foschia, porta fino a Capri ed ai suoi Faraglioni.
Tradizione, aria pulita, natura e panorami sono il pezzo forte di questo paese dalla cui frazione di Bomerano ha inizio il “Sentiero degli dei”, uno dei sentieri più spettacolari al mondo capace di entusiasmare generazioni di escursionisti.
Denominato “Sentiero degli dei” proprio per la sua posizione posta a metà tra cielo e mare; si estende mediamente attorno ai 500 mt. sul livello del mare ed offre una vista impareggiabile che da Praiano e Positano, spazia fino all’isola di Capri ed al Cilento.
Questo scorcio di paradiso campano è situato all’interno del Parco Regionale dei Monti Lattari, che comprende 27 comuni della Penisola sorrentino–amalfitana, distribuiti tra le province di Salerno e Napoli e comprende alcune delle più suggestive località turistiche della regione, come Positano, Amalfi e Ravello.
L’Ente Parco si fa promotore della costruzione di una rete ecologica regionale e provinciale, capace di tutelare e valorizzare il paesaggio e di migliorare la qualità della vita delle comunità locali.
La difesa e la valorizzazione della biodiversità animale e vegetale sono obiettivi prioritari dell’Ente, ai quali si unisce l’attivazione di politiche tese a perseguire uno sviluppo territorialmente sostenibile; un territorio che è ricco di emergenze turistico – patrimoniali e disseminato di importantissimi centri storici, testimoni di una presenza fortemente radicata dell’uomo, ma anche di peculiarità ambientali con l’unione di due elementi apparentemente in contraddizione: la montagna e il mare.

Un’unione che intimamente colpisce e affascina turisti e viaggiatori, trainati soprattutto dalla presenza delle due Penisole (sorrentina e amalfitana), perché Gragnano, Agerola ed alcuni paesi limitrofi contano pochissimi alberghi, mentre vi è la numerosa presenza di agriturismi. I quali alzano la media di presenze turistiche in queste zone. Ancora purtroppo (o per fortuna?) molto poche.