Grande partecipazione anche quest’anno a Monte San Giusto, piccola località del maceratese, per la manifestazione Clown&Clown Festival, giunta quest’anno alla sesta edizione (30 settembre – 3 ottobre 2010).
Il Festival nasce dall’idea del gruppo sangiustese Mabò Band, nato nel 1991 sotto l’iniziativa di quattro artisti che hanno deciso di creare un divertente connubio tra la musica e il teatro di strada. Dopo diverse partecipazioni in tv, rinunciano alle telecamere televisive per “dedicarsi solamente a quelle dei passanti per le strade di tutte le città”.
Nasce così il progetto del Clown&Clown Festival che dal 2005 fino ad oggi si è fatto testimone del valore fondamentale e tearapeutico della risata. La Clownterapia è una disciplina medica alternativa introdotta in tempi molto recenti in Italia: solamente dagli anni Novanta iniziano a nascere associazioni e fondazioni che adottano il metodo del sorriso a scopo curativo e sociale entrando, senza poche difficoltà, dentro gli ospedali e le strutture istituzionali.
A nessuno può sicuramente sfuggire il nome Patch Adams, il primo e più famoso dei clown-dottori, interpretato nel 1998 da Robin Wiliams nella celebre pellicola. E proprio il vero Patch è stato ospite del Festival di Monte San Giusto nel 2008, quando gli è stata conferita la cittadinanza onoraria del comune partecipando poi a workshop, convegni e spettacoli per bambini. L’anno successivo, il 2009, è stata la volta di Miloud Oukili, fondatore della Fondazione Parada, nata nel 1995 a Bucarest, con lo scopo di allontanare i bambini dalla strada avvicinandoli all’arte circense.
Quest’anno l’ospite d’onore alla “Città del Sorriso” è Caterina Bellandi, inventrice del Milano Taxi 25, il variopinto taxi fiorentino che effettua corse gratuite da e per l’Ospedale Meyer di Firenze per i bambini malati di tumore. Un taxi allegro pieno di pupazzi e giocattoli, con alla guida Caterina dai capelli stravaganti e i topi bianchi sugli stivali.
In nome delle parole d’ordine Amore, Contatto, Aiuto, tutta la cittadina di Monte San Giusto si colora per quattro giorni di nasi rossi, nelle case, nelle piazze, nelle scuole, nei teatri. Momenti di divertimento e spettacolo si alternano a momenti di riflessione attraverso incontri e convegni, e a momenti creativi con laboratori e mostre. Il programma del Festival è fittissimo, dalla mattina fino a tarda notte: oltre a Caterina Bellandi sono ospiti gli artisti del Circo Takimiri; il regista John Aaron, per la prima del suo film “Un Gessetto per la Pace”; Luca Bassanese, attore, poeta, musicista e cantastorie. Gran finale con la consegna del riconoscimento “Il Clown del Cuore” a Enzo Iacchetti.
L’applicazione di tecniche derivate dall’arte circense e dal teatro di strada all’interno di strutture quali ospedali, case di cura, case di riposo, orfanotrofi, case famiglia, ha ad oggi ancora molta strada da fare nel territorio italiano. Un ostacolo è sicuramente l’adeguamento delle strutture e il sostegno di tali iniziative da parte delle pubbliche istituzioni, ma prima di tutto è necessaria l’affermazione e la diffusione dell’effetto positivo di tale disciplina nella mentalità comune. Siano dunque ben accette le piazze, le scuole e i teatri pieni di adulti e bambini, come avviene nella “Città del Sorriso”.