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L’idea di creare FairSearch è arrivata a seguito della proposta di Google, che si definisce il “kingmaker” di Internet, controllando il 72% di tutte le ricerche online e oltre il 77% di pubblicità di ricerca negli Stati Uniti, di acquisire ITA Software, che produce e gestisce software di ricerca per biglietti aerei, al fine di migliorare i risultati delle ricerche e offrire nuovi servizi ai propri utenti. Inutile dire che per i tour operator questa decisione minaccerebbe un forte pericolo di concorrenza sleale. Se infatti la transazione venisse approvata, i consumatori dovrebbero aspettarsi di affrontare prezzi più elevati e minore scelta durante la ricerca di viaggi online.
Per scongiurare tale pericolo i tour operator hanno quindi creato un’alleanza, chiamata FairSearch.org, il cui scopo è quello di chiedere al Dipartimento di Giustizia americano di bloccare le trattative di Google, così da evitare un monopolio de facto, a discapito degli altri operatori del settore.
Secondo Expedia, Kayak, Sabre Holdings, Farelogix e molte altre aziende protagoniste di Fair Search, se davvero Google avvertisse l’esigenza di ottimizzare le ricerche sui voli, basterebbe stringere un accordo con ITA Software, diventando semplicemente cliente (anziché acquistarla per 700 milioni di dollari).
Il portale FairSearch sintetizza così la questione presentando quattro icone centrali; cliccando sulla prima si avvia un video nel quale compare un omino stilizzato, chiamato Bob, alle prese con l’organizzazione di un viaggio da New York a San Francisco: il protagonista affida la ricerca dei voli a Google, mostrando cosa comporterebbe l’accordo tra quest’ultimo e Ita software, che diventerebbe monopolista nella ricerca delle possibili soluzioni di viaggio online. La seconda icona parte invece dalla riflessione sulla “fine della libera concorrenza”, interrogandosi, tramite una serie di slides, su ciò che questo significherebbe per gli utenti. Selezionando la terza icona, l’utente ha un riassunto di cosa rappresenta Google, le scelte e i problemi che ha provocato nel tempo. Infine, la quarta icona elenca citazioni di esperti che spiegano cosa pensano a riguardo.
Il sito web ha poi una sezione dove sono archiviati tutti i comunicati stampa rilasciati dal gruppo, un blog che mostra gli ultimi sviluppi e le novità e, lasciando la propria mail, si ha la possibilità di ricevere gli aggiornamenti sulla sottoscrizione finalizzata a continuare a garantire la concorrenza leale. Un’immagine cliccabile esorta infine a non lasciare che Bob venga bloccato nelle sue scelte da Google, una sorta di promemoria per l’utente. L’intento dei big del booking online, creando questo sito, è quindi di poter assicurare ampia scelta nella ricerca online garantendo ai consumatori i principi di trasparenza e innovazione che sono alla base di una crescita economica sana e duratura.