“La cultura è il destino industriale del Sud”.  Questo il messaggio del governatore della Puglia Nichi Vendola durante la conferenza stampa di presentazione,  il 7 febbraio 2011 presso la sede della Regione Puglia a Roma, di Italia Wave Love Festival, storica manifestazione musicale internazionale che all’indomani della sua venticinquesima edizione lascia tra le polemiche la Toscana e si trasferisce in Salento, dove avrà luogo dal 14 al 17 luglio prossimi. E’ stato usato il termine “scippo”: ma le cose stanno veramente così? A fronte di oltre un milione di euro a carico della Fondazione cui fa capo il festival, la prossima edizione di Italia Wave Love Festival salentina riceve 200 mila euro dalla Regione e 150 mila tra Provincia e Comune di Lecce, laddove da parte delle amministrazioni toscane sembra non ci fosse disponibilità in bilancio.

“Non è il caso di nascondere – ha chiarito Mauro Valenti, presidente della Fondazione Italia Wave e direttore del festival – i rapporti poco proficui con il Comune di Arezzo, mentre con la Regione Toscana non abbiamo avuto il tempo di stringere accordi con il nuovo presidente. In mancanza di feeling abbiamo scelto un territorio vitale. La Puglia ci ha dato l’idea di essere quasi in Francia, dove dal 1985 una legge garantisce dignità e finanziamenti a qualsiasi tipo di produzione musicale”.

Nella Puglia dei Negramaro, dei Sud Sound System e di un impegno diffuso a favore del comparto musicale, infatti, il link tra Amministrazione e Fondazione è stato Puglia Sounds, programma della Regione per lo sviluppo di un sistema di una produzione musicale professionale.

E non è neanche un caso che la città prescelta come sede dell’evento sia Lecce, dove – come ricorda il sindaco Perrone, con delega alle politiche giovanili – grazie a un finanziamento del Ministero della Gioventù sta nascendo un comparto economico intorno alla produzione musicale che ha nelle Officine della Musica la sua fucina. Una grande occasione per una città che conta una popolazione di oltre 30.000 studenti fuori sede su un totale di meno di 100.000 abitanti. Secondo le parole del Sindaco, “la città si offrirà a un evento importante ricavandone un grande ritorno di immagine territoriale e di promozione assolutamente straordinario. Lecce e il Salento sono luoghi in grado di raccogliere questa sfida con capacità importanti di accoglienza soprattutto turistica giovanile, quindi ci aspettiamo migliaia di giovani che invadono pacificamente la nostra città. Una città d’arte che è delicata e va rispettata”. Gli spazi della città che saranno coinvolti per quattro giorni, per concerti gratuiti dal vivo, sono lo stadio comunale (main stage), l’aeroporto di Lepore (elettrowave), il centro storico e le spiaggie salentine in una formula di “festival urbano”. 

Il festival conta un pubblico storico che va dai 70.000 ai 100.000 spettatori: questa quindi la previsione di presenze che trasmigreranno dalla Toscana al Salento intorno alle date del festival. Su questo dato argomenta Simona Manca, vice presidente Provincia di Lecce con delega alla cultura. Manca sottolinea la nascita di una programmazione nell’ambito della promozione del territorio, dichiarandosi particolarmente orgogliosa nel raccogliere i frutti di un impegno costante degli ultimi anni in cui non sono cresciuti solo servizi e infrastrutture, ma la proposta culturale, per giovanissimi e non solo. Fino a un paio di anni fa, continua la vicepresidente, questo non avveniva: non vi era una programmazione ma una scelta dell’evento casuale. Scelta quindi degli eventi ma soprattutto dei periodi, puntando ad un’estate lunga, da maggio a settembre. La programmazione turistica della provincia si anticipa quindi a luglio con Italia Wave per proseguire con il Festival della Taranta di agosto.
Manca richiama infine la presenza di una fondamentale sinergia fra istituzioni per l’obiettivo principale che è lo sviluppo del territorio. Infatti le amministrazioni comunali e provinciali, a differenza di quella regionale, sono di centro destra.

Vendola sottolinea questa sinergia : “quello che ha detto il sindaco di Lecce – che l’investimento in cultura allestisce nuovi cicli produttivi – sarebbe di puro buon senso se non fosse eccentrico nell’Italia di oggi. Non si tratta soltanto infatti di un investimento per l’anima, ma di un investimento per la produzione di ricchezza. Il cinema, la musica, il teatro soprattutto nel nostro mezzogiorno d’Italia, come vettori di valorizzazione del paesaggio, come grandi attrattori turistici, sono oggi destino industriale del Sud, se per industria uno non ha sempre e soltanto in testa la siderurgia o la chimica o l’automotiv”.
Nella scelta di un tale modello di sviluppo si inseriscono le iniziative già in essere come quella riguardante il comparto cinematografico, con i cineporti di Bari e di Lecce e il sistema diffuso dei laboratori urbani, ad oggi 169 comuni in cui sono state restituite alla città edifici dismessi in cui sviluppare iniziative giovanili, sociali, culturali. 
Con l’aggiudicazione dell’Italia Wave Festival, la Puglia assume un ruolo anche nel panorama internazionale. Italia Wave è il festival musicale italiano più conosciuto all’estero: nel 2009 il fondatore di Woodstock ha scelto di festeggiare il 40° compleanno proprio a Livorno, dove si svolgeva allora la manifestazione. Il festival – la cui mission è quella di promuovere la musica emergente italiana e internazionale attraverso le esibizioni dal vivo (ricordiamo il caso di Ben Harper che si esibì sconosciuto per la prima volta ad Arezzo Wave, come si chiamava il festival nel lontano 1995) – è infatti parte del network internazionale Yourope e nel corso del 2011 sarà presentato all’estero in appuntamenti internazionali dagli Usa al Sud Africa e in sette nazioni  europee.