Vita quotidiana ai tempi di Google

Il modo in cui cambiamento tecnologico, successo economico e mutamenti sociali interagiscono mostra percorsi molto particolari e diversi tra loro. Francesco Antinucci ne “L’algoritmo al  potere”, propone infatti esempi di alcune delle più importanti innovazioni che non sono state quasi mai create con lo scopo per il quale hanno poi avuto successo: il treno, ad esempio, nacque per politiche protezionistiche seguite alle guerre napoleoniche che rendevano il costo del foraggio molto elevato e non per trasportare passeggeri da un luogo all’altro. Allo stesso modo la radio non è stata inventata per trasmettere programmi che tutti potessero ascoltare, ma per sostituire il telefono e il telegrafo a cui non si potevano stendere i fili, o la rete Internet nata per costruire un sistema di comunicazione militare molto sicuro e non per dar vita all’infrastruttura di supporto del World Wide Web.
Antinucci afferma pertanto che la creatività inventiva che genera successo non è altro che lo sfruttamento “opportunistico” di qualcosa che si trova nell’“ambiente” piuttosto che pura creazione di novità che spesso, invece, resta senza seguito.
Partendo da questo assunto l’autore si domanda come procedere nel promuovere l’innovazione e in che modo riuscire a cogliere quella “giusta” che possa dar vita a risultati straordinari. Antinucci propone quindi una serie di storie paradigmatiche ed esemplificative che compongono un racconto dei complessi itinerari che hanno condotto a queste innovazioni che, a prescindere dalle loro origine, hanno comunque un impatto vasto e profondo sulla nostra vita.
L’autore, che si tiene ben alla larga dal trarre conclusioni su ciò che le innovazioni tecnologiche comporteranno, trova però interessante prospettarne le condizioni; non tramite un previsione ma con un’attività di monitoraggio, attento e consapevole degli sviluppi che, di volta in volta si verificano.
Si parte dal social networking la cui nascita ha richiesto venticinque-trent’anni di incubazione, tempo tipico per questo tipo di invenzioni, ma anche tra il telefono senza fili e la sua trasformazione in radio sono intercorsi lo stesso numero di anni, così come per la stampa da strumento per accelerare la duplicazione di manoscritti a sistema per la pubblicazione universale.
Inoltre, le invenzioni tecnologiche sono solite estendersi ai campi più disparati come ad esempio le applicazioni per iPhone: tale dispositivo costruito con la logica del social networking, è applicato alla produzione di software. Chiunque può infatti non solo scaricare il software ma anche produrlo e metterlo nello store.
Il social networking si lega ad un altro fenomeno su cui Antinucci pone l’attenzione: la privacy. Sempre più le nostre caratteristiche strutturali e comportamentali sono e saranno depositate in rete e questo capitale di informazioni, se analizzato a fondo e con sempre maggiore precisione che gli algoritmi offrono, rappresenta un potenziale economico immenso. Tutto questo avrebbe infatti grandissimi risvolti, ad esempio, per i pubblicitari  che avrebbero modo di conoscere così bene il proprio target da costruire messaggi specifici e su misura.
L’autore lascia infine aperta la questione su ciò che attualmente facciamo ma che ancora potremmo realizzare, grazie alla rivoluzione digitale, con Google, YouTube, Wikipedia, Facebook e Co.

Francesco Antinucci
L’algoritmo al potere
Vita quotidiana ai tempi di Google
Editori Laterza  € 8,50
ISBN: 9788842095538