www.medialibrary.it è il primo network italiano di biblioteche pubbliche impegnato nella gestione di contenuti digitali. Con 1500 imprese aderenti, sparse in 5 regioni, per un totale di 8.5 milioni di abitanti, MLOL si occupa di prestiti digitali per le biblioteche.
Siamo dunque nel campo dell’ e-commerce ma questa volta legato al trasferimento digitale di conoscenze perché, per servizi legati ai contenuti digitali, si intendono una folta lista di prestazioni legate alla fruizione culturale come il prestito e-book dei principali editori italiani, la consultazione di banche dati ed enciclopedie, la possibilità di leggere le versioni edicola dei quotidiani o di altri periodici, ascoltare e scaricare audio musicali o visionare video in streaming, consultare manoscritti e testi antichi in formato immagine…Questa serie di servizi online è offerta alle biblioteche che a loro volta li mettono a disposizione degli utenti, non esiste per ora la possibilità di accedere agli e-content in qualità di utenti generici e in modalità indipendente dalle biblioteche. In questo senso, tra i vari effetti positivi generati da questo progetto c’è la collaborazione che nasce tra i vari sistemi bibliotecari che sono spinti a cooperare  tra loro condividendo i costi di gestione delle risorse digitali.
L’obbiettivo della società è quello di ampliare i servizi offerti partendo dalla distribuzione dei cataloghi di editori italiani. Ad oggi, gli e-book distribuiti sono 2500, annoverando tra le case editrici: Casalini Libri, Guaraldi, Archetipo Libri, Morellini, Liguori, Sossella, Emons.
Il sito è navigabile secondo due modalità: per tipologia, cioè il medium digitale di cui si è alla ricerca come audio, audiolibri, banche dati, e-book, immagini, presentazioni, quotidiani e periodici…; per argomento, con 21 opzioni a disposizione come arte, scienza, economia, storia, giurisprudenza. In termini quantitativi, il sito offre la possibilità di accedere a 30.000 e-book, 20.000 e-book accademici, 65.000 album musicali in streaming, 1.350 quotidiani e periodici. Nello specifico, la sezione database presenta interessanti raccolte dati come l’archivio di collezioni d’arte, o di giornali come El Pais, L’Humanité o il Catalogo Informatico Riviste Culturali Europee.
La direzione intrapresa è quella di una grande trasformazione che caratterizza la gestione e distribuzione dei contenuti da parte delle biblioteche che, attraverso l’acquisto delle licenze possono effettuare prestiti a tempo ai loro utenti, attraverso un semplice download gratuito. In pratica, l’utente della biblioteca può scaricare o visualizzare il contenuto utilizzando un qualsiasi device mobile, per un lasso di tempo prestabilito, temporizzando l’accessibilità. Il dibattito in merito è chiaramente aperto, c’è chi lo interpreta come lo strumento che salverà l’industria editoriale e chi lo percepisce come il grande male oscuro che affosserà definitivamente la tradizione cartacea. La verità sta probabilmente nel mezzo, forse perché, a detta di molti, si tratta di due mercati e realtà commerciali differenti, de facto è una direzione assolutamente futuribile, che abbassa i costi di gestione e si pone in linea con i linguaggi e strumenti contemporanei.