Il bundling, la vendita associata di prodotti separati in un unico pacchetto, gioca un ruolo chiave nel settore delle tlc in qualità di propulsore della diffusione degli accessi a banda larga. È quanto emerge dal Rapporto Ocse “Broadband Bundling: Trends and Policy Implications” (2011) che ha esaminato il mercato del broadband coprendo oltre 2000 offerte di servizi in bundling e stand-alone da parte circa 90 provider tlc che fanno capo a 30 paesi. I tipici bundle degli operatori tlc sono i c.d. “triple-play” pacchetti che contengono servizi voce su rete fissa, traffico dati e servizi video, o “quadruple-play” nei casi in cui includano anche servizi di telefonia mobile. I broadband bundle sono spesso venduti con uno sconto pari a circa il 26% rispetto al servizio stand-alone, calcolato mediamente in 15$ mensili. Dall’analisi emerge inoltre come in 14 paesi la vendita associata del broadband costituisca un surplus per il consumatore laddove egli sia disposto a pagare per l’accesso a banda larga un prezzo inferiore a quello minimo relativo al servizio stand-alone.
Tra i 90 operatori analizzati circa il 77% permette di abbonarsi il broadband in modalità stand-alone, il 17% ne include la vendita all’interno dei pacchetti comprendenti anche un servizio di telefonia fissa e il 4% lo associa alla vendita di pacchetti di pay tv, mentre solo il 2% richiede agli utenti la sottoscrizione dell’intero pacchetto triple play per fruire della connettività a banda larga.
La disponibilità di servizi stand-alone gioca invece un ruolo decisivo nel potenziale competitivo del mercato Over-the-top, che comprende i servizi che permettono all’utente di fruire di contenuti audiovisivi o effettuare chiamate voce o videoconferenze usando la capacità di banda fornita dall’operatore tlc. Secondo i risultati  dello studio, lo sviluppo e la maturazione di questi servizi potrebbero condurre più utenti a sottoscrivere abbonamenti broadband in modalità stand-alone, anche se tale dinamica appare interconnessa alla network neutralità e alla prioritizzazione del traffico.
L’analisi Ocse evidenzia inoltre la mancanza di trasparenza da parte degli operatori nella pubblicazione delle proprie offerte, un fattore che complica l’orientamento dei consumatori e conduce a inefficienze di mercato. Sottolineando il rischio di come il bundling dei servizi, qualora non venga garantita la possibilità per gli abbonati di passare da una provider ad un altro (portability services) al minimo costo possibile, possa condurre al consumer lock-in, il Rapporto invita i Regolatori nazionali a semplificare al massimo la procedura di portabilità, incoraggiando i provider tlc ad aumentare la fruibilità e la trasparenza delle proprie offerte. I miglioramenti nella valutazione dei servizi broadband da parte degli utenti, sottolinea l’Ocse, possono condurre ad un aumento degli abbonamenti e alla creazione di un effetto-rete nella diffusione dei servizi e nella crescita del mercato. Risulta ancora determinante, tuttavia, l’apporto che governi e istituzioni possono dare nell’adozione delle nuove tecnologie, come aumentare le proprie attività online, promuovere la diffusione di tecnologie e servizi smart-grid per l’elettricità e ridurre le barriere burocratiche che limitano la diffusione celle applicazioni di e-health.

Rapporto Ocse “Broadband Bundling: Trends and Policy Implications” (2011)
OECD Digital Economy papers, No. 175
OECD Publishing
http://www.oecd-ilibrary.org/content/workingpaper/5kghtc8znnbx-en