Venerdì 16 giugno 2011 il centro storico di Rovereto è stato animato da una nuova iniziativa, il cui nome è tutto un programma: Connessione Arte.
Nelle intenzioni del promotore, l’architetto Evgheni Vasilev, questa proposta segna l’inizio di un percorso di collaborazione fra diverse energie che animano la piccola grande città trentina: gli artigiani e gli esercenti della parte più antica della città, alcuni studi professionali e lo spazio The Hub Rovereto votato per Dna alla creazione di network.
Il percorso Connessione Arte prende avvio con l’inaugurazione della Mostra personale Altrove del pittore bulgaro Georgi Demirev. La serata è stata anche una festa con degustazioni e musica dal vivo a cura della dj milanese missinred.
Più che dei quadri, del pittore, del suo gesto e dei richiami di senso che i suoi dipinti su cartone evocano, sarebbe interessante ricostruire la cornice dell’operazione che con questa mostra muove i primi passi.
“La crescita di un Paese non è un fenomeno meteorologico da aspettare fatalisticamente; è legata a fattori strutturali fondamentali; oggi stiamo attraversando una crisi di competitività e di innovazione”. Ci vogliono “norme a prova di futuro”, “imprese capaci di cogliere il nuovo e di programmare l’avvenire”, e “uno sforzo decisionale mirato e un nuovo approccio agli investimenti”, dichiara il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni: Corrado Calabrò in un passaggio chiave della presentazione in occasione della relazione annuale dell’AgCom, lo scorso 14 giugno.
Analogamente, Connessione Arte è un progetto agli albori che punta sulla creatività diffusa intesa come base fondamentale per uscir proprio da quella crisi di innovazione e per creare ricchezza. Nella società della conoscenza, della qualità e della ricerca in cui viviamo la creatività gioca infatti un ruolo fondamentale perché alla base dei processi innovativi. Senza le persone competenti e capaci di guardare oltre, di mettere in contatto discipline diverse, non si va da nessuna parte. Non sono (solo) le macchine né (solo) gli specialisti sulle torri d’avorio che fanno avanzare la conoscenza e il benessere.

La prima parola del titolo, Connessione, in questi ultimi tempi racchiude inoltre un portato di emancipazione se pensiamo ai popoli indignati che nell’area mediterranea hanno alzato la testa per far valere i propri diritti di cittadini. Ed anche nel nostro paese, affetto da conflittualità acuta e cronica, connettersi per diffondere un’informazione migliore ha significato in molti casi una presa di posizione importante che ha portato i cittadini abattersi per affermare la propria forza democratica.
Il progetto Connessione Arte è dunque una dichiarazione di intenti verso una intesa fra quanti, a partire dal centro storico della città di Rovereto, vorranno partecipare alla costruzione di una nuova proposta ibrida e colorata: in parte orientata alla socializzazione, in parte a promuovere il circuito commerciale e artigianale che innerva l’impianto urbano di stampo settecentesco nella zona compresa fra via Rialto e via della terra, e infine tesa alla scoperta in un contesto informale di autori e artisti locali e internazionali.
Rovereto è un centro attivo, con una fortissima tradizione civica, culturale e anche industriale. Connessione Arte può essere un modo per interpretare la sfida alta che questa città si pone, una sfida che attraversa linguaggi diversi e guarda al futuro nel tentativo di tener insieme Depero e il Mart, il sapere e il saper fare, storia e natura, turismo e qualità della vita: un viaggio nel tempo e nello spazio, proprio una connessione fra le diverse arti, le varie forme di ricerca, le molte voci di una comunità solidale e fiduciosa.
Pur con tutta la vulnerabilità delle iniziative in fase di test, questa proposta possiede a mio avviso gli elementi per proseguire il cammino intrapreso. In bocca al lupo!