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Oggi studiare Cinema significa occuparsene non solo come fonte di significato, ma anche come fonte di piacere ed emozioni. La nona edizione dell’Ischia Film Festival presieduta dal premio Oscar Ken Adam e diretta da Michelangelo Messina si svolgerà dal 2 al 9 luglio prossimi. Sono il documentario Il pellegrino vestito di bianco e le giornate del Film Location Tourism ad accendere gli interessi sulle anteprime in attesa delle opere in concorso e dell’inaugurazione.
Questa edizione del Festival si aprirà sabato due luglio ed avrà come cornice, insieme agli splendidi paesaggi mediterranei, il Castello Aragonese di Ischia Ponte. Proprio qui il brindisi di apertura dalla Terrazza del Castello darà avvio all’attesa kermesse. Il programma della serata di apertura prevede alle 20,30 l’inaugurazione della Mostra Fotografica di Antonio Maraldi Viaggi in Italia 2 che condurrà, di lì a poco, gli intervenuti alla proiezione delle Opere in concorso e dei lavori delle sezioni speciali continuando ad abitare il Castello nei luoghi del Chiostro delle Clarisse, della Terrazza del Convento, del Passetto delle Monache. A partire dalle 21,30 con il ciclo Parliamo di Cinema il pubblico incontrerà gli autori delle opere in selezione alla Cattedrale dell’Assunta.
Mentre il Festival sarà in pieno svolgimento, due eventi già noti sono attesi dagli appassionati. Il primo è il documentario Il pellegrino vestito di bianco presentato ad Ischia, nella serata del 4 luglio, del regista polacco Jaroslaw Szmidt che per l’occasione risponderà alle domande del giornalista Franco Bucarelli. Il documentario è incentrato sulla figura di Giovanni Paolo II e rappresenta una delle anteprime nazionali dell’Ischia Film Festival. A caratterizzare l’opera, che narra il Papa polacco e i suoi viaggi apostolici, le voci di Raoul Bova, Laura Biagiotti e Placido Domingo. Il secondo momento atteso, a partire dal giorno dopo e fino al 7 luglio, sarà il IX Convegno Nazionale sul Cineturismo “Film Location Tourism. Il cinema ‘made in Italy’ a confronto con i casi internazionali”. Tra i relatori esteri che animeranno le giornate troveremo: Sue Beeton, docente dalla Trobe University di Melbourne, Olivier-René Veillon, de Ile de France Film Commission, Christine Berg, Direttrice del Fondo Federale Tedesco per il Cinema, Alison McKay, VisitBritain, Pierre Tolcini, VisitSweden, Philippe Reynaert, Direttore Wallimage, Eugeni Osàcar, dell’Università di Barcellona. Le forme di racconto cinematografico del paesaggio sono strumenti che possono essere aggiunti a quelli canonici per lo studio dei luoghi. Si potrà ragionare quindi sull’uso attivo del media cinematografico in processi di animazione territoriale e di coinvolgimento delle realtà locali.
Del resto un ruolo fondamentale nei film gioca il paesaggio in rapporto ai personaggi anche quando come oggi si confrontano vecchi e nuovi media notando come la trasposizione del linguaggio cinematografico, ad esempio nel mondo dei videogiochi, sia alla ricerca del perfetto cine-realismo. Chi va al cinema tuttavia, ieri come oggi, non vuole solo vivere storie, emozioni, passioni, ma vuole vivere il movimento del mondo. Lo spettatore cinematografico è un cinenauta che con suspense, sospensione, sorpresa, compie viaggi di scoperta: tormenti alla propria fantasia e alla sublimata soddisfazione del proprio immaginario inespresso, fortissimi in questo Ischia Film Festival.