Intervista a Francesca Velani, Vice Presidente Promo PA Fondazione e Direttore Lu.Be.C

“Tra storia e futuro” è il tema della nuova edizione del Lubec, dedicata quest’anno al 150° dell’Unità d’Italia. Quali le principali novità di quest’anno?
La 7° ed. di Lu.Be.C è per noi molto speciale. Nell’anno del 150°Anniversario dell’Unità d’Italia, la riflessione che lanciamo sul tappeto muove dal rapporto fra beni culturali e identità nazionale, ripercorrendo la linea storica, e si proietta nel futuro, per far emergere i contributi con cui il nostro patrimonio artistico alimenta la coscienza nazionale e funge da generatore di creatività.
Questa edizione del nostro incontro annuale dedicato alla filiera beni culturali – tecnologia – turismo, con 6 anni di storia alle spalle, rappresenta un momento di consolidamento dell’iniziativa, divenuta punto di riferimento per imprese, professionisti e PA che operano nel settore. Dobbiamo tener fede alle responsabilità che ci siamo assunti e proporre loro strade di sviluppo percorribili e soluzioni innovative sia nei processi, sia nei prodotti, anche mutuandoli da altri settori. Da qui i temi del trasferimento tecnologico e dei poli d’innovazione, l’invito alla comunità internazionale della ricerca e il lancio di strumenti di lavoro come le Linee Guida per i bandi nei servizi alla cultura e la definizione delle procedure per costruire Nuovi modelli di sviluppo per le città d’arte, strumenti in parte sviluppati con il supporto degli operatori della comunità di Lu.Be.C, che vedono nelle nuove tecnologie un volano per il rilancio.
Le novità, ancora molte … venite a scoprirle.

Quali sono i principali ospiti di questa edizione e quale la strategia comune verso la quale ci si pone?
Molti gli ospiti per oltre 140 interventi programmati.
La comunità scientifica sarà presente con i suoi massimi esponenti, i Presidenti di ASI, Enrico Saggese; IIT, Roberto Cingolani; ENEA, Giovanni Lelli che si confronteranno sul tema del trasferimento tecnologico ai beni culturali, coordinati dal Sottosegretario del MiUR Giuseppe Pizza.
Ma LuBeC oggi non può prescindere dall’affermare principi che devono assurgere a bandiera nel nostro paese: il recupero come leva per la valorizzazione del territorio e del paesaggio è sicuramente uno di questi. E ne parleranno gli Assessori Regionali della Toscana Cristina Scaletti e della Puglia Angela Barbanente con il DG del Paesaggio Antonella Recchia.
Ancora … le imprese e gli enti locali: migliorare il loro rapporto e dare loro strumenti per condividere e progettare insieme è la nostra mission come Promo PA Fondazione – madre di LuBeC – e, dunque, saranno loro come sempre a essere sotto i riflettori.
Questo per dare un’idea del livello del dibattito.
In questo quadro LuBeC, come ogni anno, sarà il luogo dell’incontro tra mondo pubblico e privato e a questo guarderemo consegnando il riconoscimento LuBeC 2011 … curiosi?

Grande spazio verrà inoltre dato all’ICT, alle nuove tecnologie applicate ai beni culturali. Crede che il loro utilizzo sia efficace più per il restauro, la valorizzazione o la gestione?
Non è semplice dare una risposta a questa domanda, in poche parole. Tutti gli ambiti da lei nominati hanno loro caratteristiche proprie, potenzialità di sviluppo e – naturalmente – grandi possibilità di mutare tecnologie da altri settori. Nella rassegna tecnologica cerchiamo di dare visibilità a tutte le aziende e agli enti che sviluppano e applicano queste tecnologie in maniera creativa, con l’obiettivo di contribuire efficacemente al miglioramento delle tecniche di restauro o dei processi di valorizzazione e gestione.
Il rapporto Te.Be. – Modelli di business sulla valorizzazione dei beni culturali attraverso le tecnologie ICT, realizzato da Promo PA – IMT – Liberologico, ha evidenziato come il mercato dell’ICT applicate ai beni culturali sia assolutamente un mercato imperfetto, dove a valle di una domanda altissima, c’è una risposta “incerta”, che – in estrema sintesi – denuncia la necessità di lavorare con impegno crescente sulla diffusione della conoscenza delle nuove tecnologie, e sicuramente incidere nella necessità di formazione della committenza/domanda pubblica sul tema specifico dell’innovazione tecnologica.

In che modo coinvolgerete diversi target di pubblico?
Abbiamo una comunicazione molto attiva e vivace con una newsletter settoriale – Lu.Be.C Segnala – che raggiunge più di 20.000 targets tra cui imprese, professionisti del settore, dirigenti e funzionari pubblici, amministratore, ecc … quindi i main players del settore della cultura del nostro paese.
Tramite questo strumento, il sito web – www.lubec.it – e l’ufficio stampa nazionale diamo diffusione ai progetti e ai temi presentati a Lu.Be.C che essendo innovativi solleticano, in maniera naturale, l’interesse degli operatori de settore.
Numerose sono le media partnership – Tafter, Archeomatica e Magna Graecia tra le altre, ma naturalmente, facciamo leva su KBC – Knowledge Based Community la grande comunità – di oltre 60.000 soggetti – che ruota intorno a Promo PA Fondazione, fatta di figure apicali ed operative proveniente da ogni angolo del Paese.
Dal 2010 abbiamo dato una vera e propria svolta all’organizzazione e all’incontro pubblico – privato, con la collaborazione di CCIAA, creando un marketplace rappresentato dalla Rassegna Lu.Be.C Digital Technology e tutti i servizi a essa collegati: matching, showroom, ecc…
E naturalmente, poiché “non di sola cultura vive l’uomo”, abbiamo creato “Lucca aperta per Lu.Be.C.”, dando vita a diverse iniziative enogastronomiche e di entertainment che si svolgeranno parallelamente all’evento per far vivere alla comunità di LuBeC quella qualità dell’accoglienza che Lu.Be.C.” stesso, tanto promuove.

Oggi i beni culturali vengono portati alla ribalta dell’opinione pubblica soprattutto a causa del loro abbandono e delle loro difficoltà di gestione. In che modo a suo avviso si può agire nel medio-lungo termine affinché indirizzi di valorizzazione e tutela possano essere pianificati e portati avanti?
Credo sia fondamentale una collaborazione più attiva tra istituzioni e aziende, a livello di comparto, sicuramente, una concentrazione settoriale che permetta di creare grandi realtà competitive nel mercato nazionale ed internazionale e una semplificazione della PA, obbiettivo in cui è fortemente impegnata Promo PA Fondazione.
Purtroppo la burocrazia tipica della nostra amministrazione poco favorisce i progetti a breve-medio termine, quindi siamo immersi in una spirale di processi che ostacolano lo sviluppo di questo settore, ma come ho accennato prima, LuBeC non vuole essere solo un incontro in cui mettere in
evidenza le difficoltà ampiamente conosciute da tutti ma un forum in cui accogliere le esperienze e progettualità ottimali per costruire le strade da percorrere.
Come diciamo a Promo PA, citando Alan Curtis “Il migliore modo di predire il futuro è inventarlo”.
E allora questo popolo, “di pensatori di scienziati di navigatori e di trasmigratori”, nell’epoca della globalizzazione, ha tutte le leve per tornare protagonista nel mercato mondiale.
Creatività, tecnologia, originalità ed eccellenza saranno i nostri cavalli … scommettiamo su di noi!