Rinnovata in gran parte la programmazione dallo scorso anno ritorna invece a meno di un anno Yann Tiersen, l’eclettico musicista bretone.
Raggiunta la fama internazionale anche grazie alle colonne sonore dei celebri film “Il favoloso mondo di Amelie” e “Goodby Lenin”, in questa occasione presenta invece molti pezzi tratti dalla suo ultimo album, Dust Lane.
Si alza piano piano il pubblico seduto a terra sul parterre del palco di Villa Ada, mentre i tavoli dietro sono tutti pieni; sorprende la luna che contribuisce spiccando tra le luci soffuse sul palco a creare un’atmosfera decisamente onirica e avvolgente.
Yann Tiersen passa da uno strumento all’altro violino, mandolino, oscillatori, chitarra elettrica e naturalmente voce, il tutto senza perdere la linea costante di malinconia che a tratti diventa dinamismo sorprendendo gli ascoltatori.
La parte folk viene fuori in pezzi come Sur le Fil dove il violino cresce su scale via via più alte e il ritmo sempre più vivace fino a diventare danza.
Il viaggio dello spettatore prosegue a ritmo di chitarra e batteria con the Best of Times, in uno spirito che riesce ad essere allo stesso tempo mistico e corale con gli effetti vocali.
Another Shore si apre riprendendo  i metallici suoni quasi xilofonati che riportano alla mente Amelie e poi invece è la chitarra che li domina e sovrasta sempre in un’armonia polifonica che a tratti muove l’aria e fa decollare la mente e a tratti la avvolge nella cornice naturale che sembra fermarsi incantata.
Il concerto si chiude dopo un’ora e quaranta, gli applausi salgono,Yann Tiersen sembra non scomporsi mai, ringrazia ripetutamente in italiano e già il pubblico lo aspetta  per il  prossimo incontro di Roma con il mondo.

Approfondimenti:
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