Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
Partita IVA 03068171200 | Codice Fiscale/Numero iscrizione registro imprese di Roma 03068171200
CCIAA R.E.A. RM - 1367791 | Capitale sociale: €10.000 i.v.
www.epart.it. è un canale di servizi dedicato ai cittadini e permette loro di interfacciarsi con la Pubblica Amministrazione segnalando problematiche e disservizi. Si configura come un social network con tutti i vantaggi del modello 2.0 che, in un contesto come quello della pachidermica burocrazia amministrativa italiana, rappresenta la possibilità senza precedenti di interazione diretta e dunque una svolta non indifferente. Le segnalazioni avvengono attraverso applicazione per Smartphone o direttamente dal sito, mediante la localizzazione su una mappa e l’upload di un’immagine che provi la reale esistenza di un disagio. Inoltre, il servizio fornisce la possibilità di tenere monitorato lo stato di avanzamento dei lavori fino alla risoluzione del problema.
Questo sistema, adottato da numerose amministrazioni locali permette un tipo di partecipazione bottom-up per il quale i cittadini non solo sono inclusi ma anche invitati a condividere e intervenire nella cosa pubblica. Si tratta di una declinazione del concetto di democrazia partecipativa, una sorta di e-government 2.0 che fornisce ai cittadini una linea diretta di comunicazione. Quanto descritto non si discosta molto dal concetto di accountability di natura anglosassone ma la sfida sta soprattutto nel verificare quante e quali amministrazioni pubbliche adotteranno questo servizio, favorendo la trasparenza degli interventi e avvalendosi dell’occhio attento di chi i disservizi e disagi li vive tutti i giorni in prima persona: i cittadini.
A oggi è possibile accedere al servizio solo attraverso l’applicazione per Android, ma sono in fase di realizzazione le versioni anche per iPhone, Symbian, Blackberry e Windows Phone 7.
In generale si tratta di una piattaforma di facile fruizione e ad accesso libero, rapida e intuitiva, perlomeno per le generazioni digitalizzate, il problema restano sempre tutti quei segmenti demografici che non usano la rete come gli anziani, i quali probabilmente di disservizi se ne intendono più di altri.