Come si diventa Michelangelo. Il mercato dell’arte, la retorica, l’Italia” è il breve saggio, dal tono spiccatamente ironico, polemico, a volte cinico, del professore dell’Università di Trento Claudio Giunta. Il docente di Letteratura italiana non si lascia sfuggire l’occasione per intervenire nell’accesa quanto mai controversa questione circa la croce attribuita nel 2008 a Michelangelo, fatto che ha divampato per molto tempo sulle pagine di quotidiani e riviste specializzate e acceso gli animi degli esperti, ma anche di chi ama semplicemente crogiolarsi sui fatti dai lunghi e orpellosi cerimoniali riguardanti il nostro Paese.
Questa la prospettiva e il taglio che l’autore conferisce alle sue considerazioni sul ritrovamento, l’attribuzione di paternità artistica e le conseguenti vicende istituzionali legate alla promozione della grande scoperta. L’autore racconta, commentando in maniera critica, alcuni momenti salienti legati all’acquisto da parte dello Stato Italiano del crocifisso in legno attribuito a Michelangelo, fino ad allora in possesso di un antiquario torinese, che nel corso del 2009 fu presentato, da Roma a Palermo, da Milano a Napoli, quale trofeo delle autorevoli politiche gestionali intraprese dal governo.
Il susseguirsi delle numerose incertezze e dei giustificati dubbi sollevati da critici e storici dell’arte e da alcune frange della politica e delle istituzioni sull’acquisto dell’opera, condussero i carabinieri al sequestro il bene, la Corte dei Conti ad aprire un’inchiesta per danno all’erario e la Procura di Roma a condurre un’indagine per truffa ai danni dello Stato.
Il prof. Giunta, infatti, nel libro si domanda, porgendo allo stesso tempo i medesimi quesiti al lettore, in che modo, secondo quali criteri e con l’ausilio di quali esperti e tecniche scientifiche è stata ponderata la decisione che ha condotto all’acquisizione di un’opera d’arte che ha previsto una spesa pubblica pari a tre milioni e duecentocinquanta mila euro. Come si giustifica una scelta così importante e quali sono stati gli attori in campo?  Il testo procede indagando i meccanismi della politica gestionale dei beni culturali in Italia, del mercato dell’arte, delle istituzioni competenti e gli esperti del settore, prendendo in considerazione anche l’intervento onnipresente della Chiesa, mai paga di visibilità, il “loop informativo” dei mezzi di comunicazione, testate giornalistiche e internet, che con faciloneria cavalcavano l’onda della polemica, proponendo articoli sempre uguali e la retorica generale con cui fu gestito il “pasticcio mediatico” del crocifisso michelangiolesco.
Il libro, piccino nelle dimensioni, è modesto anche nella trattazione dell’argomento; sembra essere infatti, a tratti, lo sfogo di un outsider che come tanti si chiede cosa succede, in che modo e perché, senza tuttavia mai raggiungere le dovute conclusioni. Anzi, la retorica che lo scrittore dice contraddistinguere l’operare tutto italiano sembra proprio non escluderlo: “L’Italia è un muro di gomma contro cui rimbalzano tutte le buone opinioni, tutte le buone intenzioni, e la strada che tutti scelgono, anche i migliori, anche gli idealisti, è , dopo qualche patetica resistenza, la resa”.

Come si diventa Michelangelo
Il mercato dell’arte, la retorica, l’Italia
Claudio Giunta
Donzelli Editore, € 13,50
ISBN 978-88-6036-559-0