Intervista ad Antonio Presti, creatore dell’Art Hotel Atelier di Castel di Susa (Messina)


Cos’è Art Hotel Atelier sul mare?
Sono stanze d’arte,  spazi emozionali, dove l’ospite-visitatore non ha più un rapporto con l’arte contemplativo o estraneo, bensì puó vivere l’opera stessa con un interazione che segna la nascita di una nuova possibilità di vivere l’arte contemporanea. Il cliente arrivando all’Atelier sul Mare, non chiede accoglienza ma è guidato in uno splendido viaggio d’arte, nelle stanze e nelle sale in cui vari artisti hanno lasciato il segno della loro creatività.

Chi sono gli artisti coinvolti in questo utopico progetto?
Ho coinvolto parecchi artisti del panorama internazionale dell’arte contemporanea, diversi nell’espressione artistica: Piero Dorazio (pittura), Hidetoshi Nagasawa (scultura), Mauro Staccioli (scultura), Fabrizio Plessi (video istallatore), Maurizio Mochetti (light designer), Vincenso Consolo (scrittore), Raul Ruiz (regista), Maria Lai (installazione), Luigi Mainolfi (scultura), Mimmo Cuticchio (opera dei pupi), Pepi Morgia (light designer), e tanti altri. Gli artisti hanno condiviso con me il dono della bellezza, escludendo il concetto di proprietà e seguono fortemente la mia committenza, io ho chiaro lo scopo dell’opera legato all’artista e lavorando insieme si scatena un meccanismo che si rivela poi molto creativo.

Organizzate eventi temporanei per vitalizzare l’attività dello spazio?
L’Atelier sul Mare ha già una sua anima e un suo pensiero, non sono gli eventi temporanei che lo vitalizzano. Comunque, secondo le attività socio-culturali-artistiche della mia Fondazione (Fiumara d’Arte), vengono organizzate mostre, reading di poesia e narrativa, corsi di ceramica artistica, installazioni, seminari e convegni, etc.

Come si inserisce l’attività di questo insolito hotel all’interno del sistema turistico territoriale e nazionale e del sistema dell’arte contemporanea?
L’Atelier sul Mare si  presenta come la punta di diamante di un turismo di qualità, diventando negli anni volano per lo sviluppo turistico ed economico della zona. Oggi è presente in tutte le guide, nelle antologie di scuola media e nei manuali degli istituti d’arte, e oggetto di centinaia di tesi di laurea di diverse facoltà. Rappresenta un valore assoluto per il pubblico che l’ho sceglie.

Qual è il tipo di clientela?
Giovani, famiglie, gruppi, pellegrini dell’arte, italiani e stranieri, che hanno scelto quella possibilità singolare di vivere in un museo. L’Atelier sul Mare è anche luogo di partenza per le escursioni nel parco di Fiumara d’Arte, residenza di giovani artisti stranieri e spazio espositivo.

Quali sono i suoi progetti per il futuro della struttura?
Su 40 camere, 25 sono stanze d’autore. Il progetto per l’Atelier sul mare è completare le rimanenti 15 stanze standard in stanze d’autore.