Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
Partita IVA 03068171200 | Codice Fiscale/Numero iscrizione registro imprese di Roma 03068171200
CCIAA R.E.A. RM - 1367791 | Capitale sociale: €10.000 i.v.
Per scoprire appieno un luogo, la sua storia e tradizioni, non ci si può esimere dal gustare le bontà tipiche della sua cucina, magari sedendosi ai tavoli di un qualche locale storico.
Qui può capitarvi, dopo aver deliziato le vostre papille gustative con prelibate leccornie, di ricevere in dono un piatto in ceramica decorata.
Sono questi i Ristoranti del Buon Ricordo, un’associazione volontaria basata sul comune impegno di valorizzare le pietanze tradizionali delle cucine regionali, e fondata nel lontano 1964 da Dino Villani, celebre pubblicitario dell’epoca, padre della Festa della Mamma e promotore di quella degli innamorati il 14 febbraio.
La fulgida fantasia di questo grande uomo di cultura, dal palato fine, lo portò a concepire una formula tale per cui fossero promossi ristoranti e trattorie che proponessero, nel loro menu, piatti tipici locali, senza cedere alla moda di allora, indirizzata verso nuove cucine lontane da quella nostrana. A tal fine Villani ebbe l’idea di introdurre la pratica di regalare ai clienti che avessero ordinato le specialità regionali, piatti che ricordassero nei decori il ristorante e la pietanza assaggiata: nacquero così i Piatti del Buon Ricordo, una sorta di souvenir del pasto consumato.
Inizialmente l’esperimento fu circoscritto ai dodici esercizi fondatori dell’Associazione del Buon Ricordo, ma ben presto la pratica si diffuse con grande successo, tanto che oggi vanta un consistente numero di affiliati, diffusi in tutta la penisola.
Questi ‘omaggi’ sono sin d’allora realizzati dagli artigiani di Vietri, cittadina nel salernitano famosa in tutto il mondo per le sue ceramiche artistiche, costituendo così veri e propri pezzi unici.
Gli avventori di questi esercizi cominciarono dunque a collezionare i Piatti del Buon Ricordo, finché nel 1977, tredici anni dopo l’avvio del progetto del Villani, non diedero a loro volta vita ad una propria associazione. In questo modo gli amanti del genere, uniti da una passione comune, oltre allo scambio di questi particolari piatti, si segnalano vicendevolmente i nuovi indirizzi del Buon Ricordo, contribuendo a mantenere vivo l’interesse nei riguardi di quella cultura culinaria territoriale, tanto cara al Villani.
Accade così che si organizzino incontri conviviali, gite enogastronomiche che fanno tappa nei ristoranti del Buon Ricordo nelle diverse regioni italiane, con l’omaggio di edizioni speciali dei piatti e degustazioni tematiche, fino all’istituzione di un vero e proprio premio, quello dell’Idealamico, che elegge annualmente il migliore indirizzo del circuito. E non mancano adepti fuori dai confini nazionali, che giungono in Italia appositamente per collezionare i piatti del Buon Ricordo e gustare le nostre specialità.
Quella del Buon Ricordo è dunque un’iniziativa che si perpetua da anni e che vanta ormai forti radici, grazie al dialogo intelligente istaurato tra ristoratori e collezionisti, i quali contribuiscono a promuovere le specialità gastronomiche italiane e stimolano l’attività del settore da nord a sud …lasciando sempre un Buon Ricordo.